Prendi il tè delle cinque con i nomadi della Mongolia, cavalca cavallini imbizzarriti e scorrazza tra le steppe col bollino UNESCO!
Se pensi alla Mongolia, forse ti vengono in mente solo yurte e gente che beve latte di cavalla fermentato (airag, se no quelli bravi ci linciano!).
Ok, in parte ci hai ragione, ma c'è molto, ma MOLTO di più. La Valle dell'Orkhon, per esempio, ne ha viste di tutti i colori, più imperi di quanti cazzotti abbia dato Bud Spencer!
Ma andiamo con ordine, ché c'è un botto di roba da vedere e da fare in 'sta valle che sembra uscita dal film "Conan il Barbaro".
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Orkhon Valley: un frullatore impazzito di storia
La Valle dell'Orkhon, non è una valletta qualsiasi, tipo Antonella Elia.
È un paesaggio culturale talmente importante per la storia dell'umanità, che l'UNESCO ci ha messo il suo bollino di qualità, che la Chiquita spostati proprio.
Questa valle è stata abitata per millenni. Pensa che ci hanno trovato resti umani di 60.000 anni fa! Sessantamila anni! Praticamente quando ancora si ballava il Geghegè!
Nel corso dei secoli, 'sta valle ha visto nascere e morire imperi come funghi dopo la pioggia (o sotto la doccia di una piscina comunale). Unni, Turchi, Uiguri, Kitai e ovviamente i Mongoli, tutti si sono fatti casa qui.
Perché? Semplice: la Valle dell'Orkhon è una figata! C'è l'acqua del fiume Orkhon (ovvio, no?), pascoli a non finire per far pascolare le bestie, e una posizione strategica tipo la Kamčatka a Risiko.
Karakorum: la Las Vegas delle steppe
E poi c'è Karakorum, ragazzi. Karakorum! Solo il nome fa venire i brividi, come sentire "bolletta della luce". Karakorum è stata la capitale del leggendario Impero Mongolo di Gengis Khan. Sì, proprio lui, quel tizio che ha conquistato mezza Asia e fatto tremare l'Europa.
Nel XIII e XIV secolo, Karakorum era il centro del mondo conosciuto, un crocevia di culture, commerci e feste da paura (si spera, almeno). Mercanti da ogni dove, ambasciatori, spie, avventurieri... Karakorum era la Las Vegas delle steppe, ma senza finto Elvis, una città cosmopolita che faceva impallidire Costantinopoli.
Oggi, di Karakorum non è rimasto granché, a dire il vero. Qualche rovina, qualche pietra sparsa qua e là...
Insomma, se ti aspetti di trovare una metropoli scintillante, rimarrai delus*.
Però, se hai un po' di immaginazione, puoi ancora sentire l'eco della grandezza di un tempo.
Erdene Zuu: il monastero buddista con più vite di un gatto
Non lontano da Karakorum, sorge Erdene Zuu, il primo monastero buddista della Mongolia. Fondato nel 1585, Erdene Zuu è un complesso enorme, circondato da mura imponenti con 108 stupa (tipo torrette buddiste, per capirci).
Erdene Zuu è un posto che trasuda storia e spiritualità, anche se ha subito una marea di sfighe. Distrutto e ricostruito più volte, saccheggiato e vandalizzato, è un po' come il mio gatto investito dodici volte, un po' sciancato ma ancora gagliardo!
Dentro, puoi ammirare templi coloratissimi, statue di Buddha che ti guardano con aria saggia e affreschi che raccontano storie antichissime.
Insomma, se hai bisogno di un po' di pace interiore, Erdene Zuu è il posto giusto.
Nomadi Mongoli: ancora in giro come i paninari degli anni '80
Ma la Valle dell'Orkhon non è solo storia e rovine. È anche natura selvaggia e, soprattutto, è ancora la casa dei nomadi. Sì, quelli veri, con le yurte, i cavalli e le pecore.
Questi ragazzacci vivono ancora come i loro antenati di secoli fa, spostandosi con le stagioni, allevando bestiame e vivendo in armonia con la natura.
Incontrarli è un'esperienza incredibile: sono super ospitali! Ti offrono il tè al latte salato (un'esperienza mistica, fidati), ti fanno vedere come si monta una yurta in due minuti, e ti fanno sentire un vero idiota quando provi a cavalcare un cavallo mongolo (sono piccoli e cazzuti e non si fanno domare facilmente!).
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Valle dell'Orkhon: cosa aspetti a prenotare?
La Valle dell'Orkhon è un posto da paura. Storia, natura, cultura, avventura... Roba che ti farà esclamare: 'orkhocan!
Fai un’esperienza fuori dagli schemi, esci dai sentieri già battuti, vieni a scoprire la Mongolia e la sua incredibile natura.
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