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Passaporto sanitario: si torna a viaggiare?

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Torneremo a viaggiare? E se si, avremo bisogno del passaporto sanitario?


Ad ormai un anno dall'inizio della pandemia Covid-19 sembra chiaro che, per riaprire i confini senza quarantena e riavviare l'aviazione, i governi debbano essere sicuri di ridurre efficacemente il rischio di importazione del virus. L'abbiamo visto più volte nel percorso altalenante della pandemia: senza una soluzione vaccinale definitiva, il virus scoppia con picchi di contagi inarrestabili (anche se, purtroppo, prevedibili).

Una delle possibilità prese in considerazione per la futura riapertura e il futuro dei viaggi è quella dello sviluppo di un passaporto sanitario in grado di informare le compagnie aeree sullo stato di salute dei passeggeri.

La International Air Transport Association (IATAè un'organizzazione internazionale di compagnie aeree. In un interessante articolo ha affrontato proprio il tema del passaporto sanitario. IATA sostiene che informare i passeggeri su quali test, vaccini e altre misure hanno bisogno prima di intraprendere un viaggio, informarli su dove possono essere sottoposti a test e dare loro la possibilità di condividerne risultati in modo verificabile, sicuro e tutelando la privacy, sia la chiave per dare governi la fiducia per aprire le frontiere.

Per affrontare questa sfida, IATA e altre aziende stanno lavorando al lancio di diversi passaporti sanitari. Ce ne sono di diversi tipi, in formato digitale, in fase di sviluppo o in fase di sperimentazione:


IATA Travel Pass

La IATA (International Air Transport Association), la principale associazione di categoria del trasporto aereo, è forse più avanti di tutto con il suo IATA Travel Pass. È in lavorazione da novembre ed è un lasciapassare digitale che funziona tramite un'app da scaricare sul proprio smartphone, in grado di attestare o condividere la propria negatività al Covid-19 o l'avvenuta vaccinazione, oltre a fornire informazioni sui requisiti di ingresso dei vari Paesi. Due compagnie aeree, Emirates e Etihad, saranno le prime ad utilizzarle: Emirates avvierà la prima fase sperimentale nel proprio hub di Dubai a partire dal 1° aprile, mentre Etihad inizierà a testarlo su alcuni voli entro il primo trimestre di quest'anno.

 

CommonPass

CommonPass è sviluppato da Commons Project Foundation e World Economic Forum. Attualmente attesta in formato digitale la negatività al test Covid-19, ma presto supporterà anche il certificato di vaccinazione. Secondo il Financial Times, entro poche settimane United Airlines, JetBlue, Lufthansa, Virgin Atlantic e Swiss sarebbero pronte a utilizzarla nei voli tra New York, Boston, Londra e Hong Kong.
 

AOKPass

È già operativo anche in Italia l'AOKPass, un'applicazione nata dalla collaborazione tra la Camera di Commercio Internazionale, International Sos e Sgs, che fornisce la certificazione digitale dell'avvenuto test Covid-19 direttamente sul proprio smartphone, consentendo una velocizzazione delle operazioni di imbarco. Ha debuttato sulle rotte tra Giappone e Singapore, e attualmente è usato nell'aeroporto di Fiumicino sui voli Covid-tested sperimentali con gli Stati Uniti.

 

Digital Health Pass

Il progetto Digital Health Pass della IBM guarda non solo al mondo dei viaggi ma anche a quello degli eventi, sia sportivi che culturali. L'obiettivo è creare uno standard riconosciuto in tutto il mondo, utilizzabile non solo da compagnie aeree e società aeroportuali, ma anche da tutte quelle aziende che organizzano concerti così come grandi appuntamenti sportivi per garantire l'accesso in tutta sicurezza.

 

Vaccination Credential Initiative

La Vaccination Credential Iniative è un protocollo di archiviazione digitale personale dei dati sanitari in cui potrà essere conservata (e a scelta condivisa) anche la certificazione relativa a test e vaccinazioni anti Covid-19. L'obiettivo è "mettere le persone in condizione di poter detenere una copia digitale criptata delle proprie credenziali immunitarie da conservare in un portafoglio digitale di propria scelta". L'iniziativa è portata avanti da una serie di grandi società del settore tecnologico e del non profit come Microsoft, Oracle, Evernorth, Salesforce, Mitre, Commons Project, ma è ancora in fase di sviluppo.

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