
Workshop Capture Game in Sudafrica
Livello Conservazione 2
Lo sapete: Sto Gran Tour ha una passione smisurata per l’Africa e un amore totale, ma totale, per gli animali. Così vero che i nostri due founder, Erica e Gabriele, sono diventati Guide Safari FGASA proprio studiando in Botswana. E come loro, anche molti dei nostri Capisquadra hanno seguito la stessa strada.
Ecco perché siamo particolarmente fieri di presentarvi il nostro primo viaggio di Workshop Safari in Sudafrica - Edizione Capture Game, un’esperienza che unisce viaggio, formazione e conservazione in modo autentico e concreto.
Il Capture Game è una tecnica di conservazione che prevede la cattura, il monitoraggio e la traslocazione controllata di animali selvatici tra riserve, per garantire la sopravvivenza delle specie e l’equilibrio degli ecosistemi. Non è un semplice safari: è una vera e propria missione di conservazione, in collaborazione con veterinari, ranger e biologi locali.
Insieme all’organizzazione Wilde Track, abbiamo costruito un itinerario di 9 giorni che vi porterà dietro le quinte delle operazioni normalmente riservate agli addetti ai lavori (che, per una volta, saremo anche noi).
ATTENZIONE: È un viaggio dove è richiesta partecipazione attiva, spirito di squadra e voglia di mettersi in gioco:
È un’esperienza immersiva, intensa e concreta per chi vuole davvero fare parte della conservazione, non solo osservarla da lontano. Si esce presto al mattino e si torna tardi la sera, seguendo i ritmi di lavoro dei ranger e dei veterinari. Saremo parte della squadra, non un contorno. Conteranno su di noi come forza lavoro presente!
Durante il viaggio, la nostra squadra prenderà parte a interventi reali come la decornazione dei rinoceronti, la cattura e la traslocazione di grandi erbivori da una riserva all’altra e altre operazioni di supporto alla fauna selvatica.
📅 Una sola partenza all’anno
Per la natura delle operazioni di Capture Game, questa esperienza può essere organizzata solo una volta all’anno, in concomitanza con il periodo in cui si concentrano gli interventi di traslocazione. Ogni edizione raggruppa più attività di conservazione, coordinate in una finestra operativa specifica.
Sarà un’occasione irripetibile per viaggiare facendo la differenza, vivere la natura africana da protagonisti e lasciare un impatto positivo e tangibile sul territorio.
Un viaggio, insomma, in perfetto stile Sto Gran Tour: intenso, autentico e pieno di senso.
.webp)
.webp)


.webp)

.webp)

.webp)


Niente di nuovo qui: prendiamo un volo per raggiungere il Sudafrica. Quello che sarà del tutto nuova invece è l’adrenalina che ci scorrerà in corpo: stiamo per andare a fare una minchi* di figata.

Arrivo in Sudafrica e neanche il tempo di andare in bagno che partiamo per essere trasferiti nella riserva. Quale riserva? Si tratta di una riserva privata: abbiamo ottenuto i permessi dal governo, che ci autorizza ad operare in questa zone per intervenire sul monitoraggio degli animali.

Se volete sapere il nome, scriveteci! La regola uno delle unità di antibracconaggio è di non sbandierare il nome della zona dove si andrà ad intervenire, per questioni di sicurezza. Arriviamo nel nostro camp nella savana e facciamo un briefing introduttivo. Ma dopo il briefing che facciamo, non volete fare un safari pomeridiano/serale per dare un’occhiata in giro? E safari sia.
Poi doccia, cena e nanna. Saremo distrutti!
Sveglia all’alba (e non solo per godersi il primo caffè con vista savana).

Oggi entriamo ufficialmente nel vivo del progetto. Dopo la colazione, incontreremo il team di veterinari e l’unità antibracconaggio, che ci accompagneranno per tutta la settimana. Sarà il momento di conoscere da vicino le tecniche di Capture Game e capire come si pianifica un’operazione di traslocazione: dall’uso dei dardi tranquillanti alle procedure di sicurezza, fino al coordinamento tra piloti, ranger e veterinari sul campo.
Nel pomeriggio passeremo alla parte pratica, con una sessione di familiarizzazione con gli strumenti e i mezzi che useremo nei giorni successivi. Concluderemo la giornata con un primo safari di esplorazione nella riserva, per osservare gli animali che vivono nell’area e iniziare a orientarsi nel territorio in cui opereremo.
Un assaggio del lavoro che ci attende e un primo passo dentro la realtà della conservazione vera, quella che si fa sul campo.
È il momento di mettere in pratica tutto ciò che abbiamo imparato. Dopo il briefing del mattino, siamo pronti: oggi iniziano gli interventi reali nella savana.

Il team operativo di veterinari dividerà il nostro gruppo in più squadre, ognuna con un ruolo specifico nel processo di cattura e traslocazione che seguirà gli addetti ai lavori:
I primi soggetti con cui potremmo lavorare sono antilopi, kudu o altri erbivori di media taglia, ideali per le operazioni iniziali di monitoraggio e spostamento.
Il ritmo ormai è quello della savana: sveglia presto, briefing operativo, e via nel cuore del lavoro.

Le squadre ruotano i ruoli, così che ognuno possa vivere tutte le fasi delle operazioni di conservazione, dal tracciamento alla cattura, fino al trasporto e al rilascio.
Dopo il planning iniziale della giornata, attendiamo le jeep e partiamo per una nuova sessione di monitoraggio nella riserva, accompagnati dai ranger e dai veterinari. Le comunicazioni radio scandiscono la giornata, i binocoli restano sempre pronti, e ogni movimento nella boscaglia può diventare l’inizio di un intervento.
Se sarà necessario operare su felini, il team tecnico ci introdurrà alle procedure di sicurezza e all’uso della boma, la struttura mobile impiegata per contenere temporaneamente i grandi predatori sedati.
Impareremo anche a effettuare prelievi di sangue e controlli biometrici sui “micioni” prima del loro trasferimento — un momento delicato e affascinante, in cui scienza e rispetto per l’animale si incontrano.
In alternativa, potremmo lavorare su grossi erbivori come zebre o gnu, seguendo le stesse fasi di cattura, sedazione controllata e traslocazione.
Sarà un’altra giornata di azione pura e collaborazione, in cui ogni componente del gruppo contribuirà in prima persona al successo delle operazioni.
Oggi è una giornata speciale. Una di quelle che restano addosso per sempre

Dopo il briefing mattutino, il team ci annuncia che è in programma una decornazione di rinoceronti, una delle procedure più delicate e importanti nel lavoro di conservazione.
L’obiettivo è proteggere gli animali dal bracconaggio, rimuovendo in modo controllato e indolore la parte esterna del corno (che, come le nostre unghie, ricresce nel tempo) rendendoli meno appetibili ai trafficanti.
L’operazione coinvolge tutte le squadre:
Dovremo aiutare i veterinari a tenere l'animale durante l'operazione medica. La tensione è alta, ma anche l’emozione: quando il rinoceronte si risveglia e si rialza, scattando verso il bush, l’applauso del team è spontaneo.
Nel pomeriggio, rientro al campo e tempo per riposare, scaricare l’adrenalina e condividere i racconti della giornata attorno al fuoco.
IMPORTANTE: l'intervento potrebbe esserci, come no. Dipenderà dalle valutazioni fatte dai veterinari il giorno stesso.
L’alba di oggi ha un sapore diverso. È il giorno in cui si tirano le somme, si completano le ultime operazioni e si inizia a realizzare davvero cosa abbiamo fatto in questi giorni di lavoro nella savana

Dopo il briefing mattutino, le squadre partono per le ultime attività di campo: eventuali interventi di monitoraggio, piccoli spostamenti o rilasci di animali precedentemente sedati. È la fase più emozionante e simbolica del progetto, quella in cui si restituisce alla natura ciò che è stato temporaneamente sottratto per salvarlo.
Ogni gesto (l’apertura della gabbia, il respiro che torna regolare, il momento in cui l’animale si rialza e scompare tra gli alberi) è una scarica di emozione e adrenalina pura. La savana riprende il suo equilibrio, e noi restiamo testimoni privilegiati di un meccanismo perfetto.
Nel pomeriggio, rientro alla base per il debriefing con il team veterinario e i ranger. Rivedremo insieme i dati raccolti, i risultati degli interventi e gli obiettivi raggiunti. Un’occasione per riflettere su ciò che abbiamo imparato e sull’impatto reale che queste operazioni hanno sulla conservazione.
La giornata si chiuderà intorno al fuoco, sotto il cielo africano, con una cena finale tutti insieme.
Madonna, ma che figata è stata?
Oggi è un brutto giorno, perché finisce la nostra avventura in Sudafrica. Quello che abbiamo vissuto è indescrivibile, e torniamo a casa con una consapevolezza: aver fatto qualcosa di utile e di concreto per la conservazione animale.

Atterriamo tristi tristi, mogi mogi, in Italia.

SCHEDA MISSIONE
🍌 Obiettivo Missione: La squadra di viaggiatori creata per questo viaggio affiancherà veterinari e ranger in operazioni reali di conservazione e antibracconaggio all’interno di una riserva privata in Sudafrica.
🍌 Squadre sul campo: Monitoraggio, sorvolo, intervento, traslocazione
🍌 Partecipanti: da 7 a 14 pax + 1 Caposquadra Sto Gran Tour
🍌 Campo base: 1 campo tendato immerso nella riserva, utilizzato come base operativa per tutte le missioni.
🍌 Interventi: Attività di Capture Game per l’intera settimana, con possibilità di traslocazione di erbivori, operazioni su felini e decornazione di rinoceronti per la tutela contro il bracconaggio.
🍌 Livello Conservation Level 2 - esperienza consigliata a chi ha già partecipato a un viaggio di conservazione di livello 1 o a un safari tradizionale.
Ecco come sono fatte le tende del nostro campo di ricerca: piccole, spartane, ma incredibilmente accoglienti. All’interno troverete due letti singoli e un piccolo comodino — niente fronzoli, solo l’essenziale per vivere la savana in modo autentico. L’elettricità è disponibile solo nelle aree comuni, ma non ci spaventa: ce la caveremo benissimo con torce, powerbank e un po’ di spirito d’avventura. I bagni e le docce sono esterni e in condivisione con gli altri membri del campo, come in ogni vero campo di ricerca africano.
Semplice, funzionale, e perfettamente in sintonia con l’ambiente che ci circonda.
Ocio! Ve lo diciamo forte e chiaro: un elemento distintivo di questo viaggio è l’assenza di un itinerario fisso, rendendo ogni giorno unico e adattabile alle esigenze degli animali. Le attività sono guidate dalle necessità reali della fauna, come spostamenti per controllo delle popolazioni, restauro dell'habitat o gestione delle malattie. I partecipanti potranno anche rispondere a emergenze in tempo reale, affrontando scenari autentici che richiedono attenzione immediata. Ogni giorno porterà nuove opportunità di apprendimento e sfide pazzesche.
Il viaggio è basato sui principi della gestione della conservazione, pianificati attentamente da ecologi per garantire la sostenibilità dell'ecosistema nel lungo termine. L'eventuale cattura degli animali avviene nel rispetto della capacità di carico del territorio, per mantenere un equilibrio tra le popolazioni animali e l’ambiente. I partecipanti collaboreranno con veterinari e manager esperti per comprendere come vengono prese e attuate queste decisioni, assicurando il benessere degli animali e la prosperità dell’ecosistema.
Il viaggio è guidato da professionisti con oltre 30 anni di esperienza nella conservazione della fauna, offrendo un’opportunità unica di apprendimento. I partecipanti riceveranno una formazione tecnica, etica e pratica, acquisendo una comprensione completa della gestione della fauna selvatica. Con il gruppo poi sarà sempre presente una guida Safari Sto Gran Tour.
La gestione della fauna selvatica include spesso l'uso di farmaci potenti per sedare in sicurezza grandi animali come rinoceronti ed elefanti. I partecipanti apprenderanno l’uso e gli effetti di questi farmaci, oltre a sperimentare tecniche di dardo e sedazione, inclusi corsi pratici su fucili a dardi e operazioni aeree con elicotteri.
Il rispetto per gli animali è una priorità fondamentale di questo Workshop STo Gran Tour. Tutte le attività di cattura e cura veterinaria vengono condotte nel rispetto delle linee guida etiche, garantendo il minimo stress per gli animali e l’integrità dell’ecosistema.












Chi siamo