

Un party millenario pazzesco con tequila e teschi di zucchero tra influenze atzeche e cattoliche
Pensa al 2 novembre. Cosa ti viene in mente?
Esatto: tristezza a palate, crisantemi, cipressi e l'entusiasmo di una coda in posta.
Ora prendi questa immagine, appallottolala e lanciala nel cestino più vicino.
Perché in Messico la morte si festeggia alla grande!
Che ce voi fa'? Paese che vai...
Parliamo di una gigantesca, coloratissima e rumorosissima riunione di famiglia, dove metà degli invitati sono, tecnicamente, fantasmi. Praticamente un film di Tim Burton made in Mexico!
Mettiti comod*, perché stiamo per catapultarci nel cuore (non proprio pulsante...) del Día de Muertos.
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Un rave millenario con un tocco spagnolo
Prima che ti immagini un'invenzione per turisti in cerca di selfie macabri, stile famiglia Addams, sappi che questa festa ha radici più profonde di una sequoia.
Stiamo parlando di culture mesoamericane, tipo gli Aztechi, gente che con l'aldilà ci ballava la macarena.
Avevano persino una dea dei morti, la potentissima Mictecacihuātl, una specie di buttafuori divina che decideva le sorti delle anime. Per loro, i defunti facevano un viaggetto attraverso l'oltretomba, e i vivi davano una mano con offerte e rituali.
Poi sono arrivati gli spagnoli, con la loro valigia piena di croci, acqua santa e l'idea di importare il Giorno di Tutti i Santi (1 novembre) e il Giorno dei Defunti (2 novembre).
Risultato? Un bel minestrone mistico!
Le tradizioni si sono mescolate come ingredienti in un cocktail esplosivo, dando vita a qualcosa di assolutamente unico: una celebrazione che guarda la morte dritta in faccia e le offre un shot di tequila.
Il calendario dell'after-life: chi festeggia e quando
Questa festa ha un programma più fitto del Festival di Sanremo. La cosa si fa seria il 1 e il 2 novembre.
- 1 Novembre: è il "Día de los Angelitos", il warm-up dedicato alle anime dei bimbi. Una giornata più tenera, dolce, ma sempre coloratissima (tipo Zecchino d'Oro degli spiritelli).
- 2 Novembre: la serata di gala, l'evento principale per onorare gli adulti defunti. È qui che la festa esplode in tutto il suo magico casino!
Aspetta però, la fiesta mica finisce qui!
Devi sapere che in alcune zone del Messico, i festeggiamenti partono prima, dal 28 ottobre, con giornate dedicate a cause di morte specifiche: incidenti, annegamenti, anime sole.
Sì, lo so sembra lo spin-off di Beetlejuice di Tim Burton!
Praticamente un'agenda per essere sicuri che nessuno, ma proprio nessuno, resti fuori dal party.
Il Kit di sopravvivenza per una fiesta loca con i fantasmi
Per accogliere i propri cari dall'aldilà, i messicani si trasformano in event planner serissimi.
Tirano su degli altari, le famose ofrendas, che sono molto più di un tavolino con una foto. Sono un buffet della madonna per l'anima di nonna.
Ecco gli elementi che troverai sempre:
- Foto e oggetti personali: così il defunto si riconosce e si sente a casa. Tipo il cartellino con il nome a una convention.
- Cibo a manetta: i piatti preferiti del caro estinto. Se a zio piaceva il pollo con le mandorle, troverai il pollo con le mandorle. E ovviamente, fiumi di birra o tequila. Perché un viaggio interdimensionale mette una sete pazzesca...
- Pan de Muerto: un pane dolce e morbido, decorato con strisce di pasta che sembrano ossa e un teschio al centro. Così sembra che uno scheletro si sia addormentato sull'impasto... E sai che c'è? È delizioso!
- Calaveras de azúcar: teschi di zucchero coloratissimi, decorati con glasse quasi fosforescenti e spesso con il nome del defunto scritto sulla fronte. Ti fissano con le loro orbite vuote e zuccherose, come a dire: "La vita è breve, mangiami".
- Fiori di Cempasúchil: un garofano d'India di un arancione così intenso da sembrare radioattivo. I suoi petali vengono sparsi per creare un sentiero luminoso, un'autostrada fluorescente che guida i morti dall'aldilà fino all'altare. Niente scuse per perdersi: tipo uscita di sicurezza!
E poi c'è il gran finale: la veglia al cimitero.
Le famiglie invadono i cimiteri, puliscono le tombe, le decorano con centinaia di candele, fiori e cibo. Si mangia, si beve, si suona musica, si raccontano storie. È un pigiama party con i propri antenati, una cosa di una potenza emotiva pazzesca.
Patrimonio UNESCO, mica pizza e fichi
Questa tradizione è talmente pazzesca che nel 2003 l'UNESCO ha bussato alla porta del Messico e ha detto: "Sentite, questa roba è un capolavoro. La dichiariamo Patrimonio Immateriale dell'Umanità".
E avevano ragione da vendere!
Il Día de Muertos non è Halloween. Non è una carnevalata macabra.
È un modo profondo, poetico e incredibilmente VIVO di onorare chi non c'è più, celebrando il legame che nemmeno la morte può spezzare. È la prova che il ricordo può essere una festa, e l'amore una sbronza allegra in compagnia di uno scheletro!
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Ti è venuta una voglia matta di ballare con uno scheletro e offrire uno shot a un fantasma?
Abbiamo quel che fa per te! Che ne dici di unirti al nostro Viaggio di gruppo in Messico di 14 giorni?
Vedrai con i tuoi occhi le ofrendas, sentirai il profumo del cempasúchil e forse, chissà, brinderai con l'anima di qualche vecchio pirata. Prepara lo zaino, la macchina fotografica e il fegato.
Con Sto Gran Tour, il Messico non è mai stato così vivo. O così... mortalmente divertente!












