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La Laguna Blu in Islanda: quando un errore diventa una meraviglia!

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Come una pozza nata per caso in un campo di lava, scoperta da un giovane con la psoriasi, è diventata uno dei luoghi più fighi del mondo

L’Islanda non è solo ghiaccio, vulcani e gente che si acceca guardando direttamente l’aurora boreale.

C’è un posto, un po’ per culo, un po’ per genio, che oggi è tra le mete più incredibili al mondo: la Laguna Blu! Un mix di acque bollenti, minerali miracolosi e un pizzico di storia che, onestamente, merita di essere raccontata stile Alberto Angela, ma un po' più di ignoranza.

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Come è nata questa meraviglia: quando è culo, è culo!

Correva l’anno 1976 e in Islanda, tra geyser che sputacchiano a caso e vulcani che ogni tanto ruttano, qualcuno ebbe una trovata geniale:

“Oh, usiamo il calore del pianeta per riscaldare le case e cucinare il pane sotto terra!” Sì, hai capito bene, il pane. Perché in Islanda, se non sfruttano il magma per fare qualcosa, si annoiano.

Così nasce la centrale geotermica di Svartsengi, un mega coso tecnologico che faceva tutto, tranne risolvere un piccolo problemino: l’acqua bollente che usciva era un cocktail esplosivo di minerali e sali.

Roba perfetta per sturare i tubi o eliminare i pidocchi, ma pessima per riscaldare le case. Quindi, cosa hanno pensato? "Buttiamola nel campo di lava! Cosa potrà mai andare storto?"

Ed ecco entrare in scena il campo di lava di Illahraun, un nome che già da solo ti fa capire che è roba tosta. “Lava cattiva”, dicono loro, e non si sbagliavano.

Questo terreno, ancora fresco di eruzione vulcanica del 1226, era pieno di fessure. L’acqua si infilava dappertutto come sul Titanic, ma poi… magia!

La silice contenuta nell’acqua decise di fare la preziosa, solidificandosi e creando un cacchio di tappo impermeabile. E, bam, nasce una pozza blu che sembra la piscina privata di Odino e Thor. Un blu lattiginoso che ti fa venire voglia di sguazzarci dentro anche se non sai nuotare.

E lì rimase, bollente e invitante, mentre gli islandesi, impegnati a pescare merluzzi e cucinare il pane vulcanico, non ci fecero troppo caso. Fino a quando un genio con il coraggio di un lemming, nel 1981, decise di testare questa pozza...

L’eroe che si tuffò per primo: l'idiota più geniale del mondo!

Ecco il momento epico che nessuno sapeva di volere: siamo nel 1981 e un giovane islandese, Valur Margeirsson, decide che ha avuto abbastanza dalla sua psoriasi. Ma invece di andare in farmacia come fanno tutti, cosa pensa il nostro eroe? "Ma sì, famo un tuffo in quella pozza strana vicino alla centrale geotermica! Che sarà mai?"

Ovviamente non è che poteva saltare dentro come uno qualunque. No, prima va dal direttore della centrale a chiedere il permesso. E già me lo immagino quel povero uomo che si gratta la testa pensando: "Ma che abbiamo fatto di male per meritare questi geni?"

Probabilmente gli ha detto qualcosa tipo: "Va bene, tuffati pure, ma se diventi fluorescente non tornare a lamentarti".

E così, Valur si lancia nell’acqua, pronto per qualsiasi cosa, tipo esplodere come un geyser o trasformarsi in Hulk. Invece, sorpresa delle sorprese: non solo non si autodistrugge, ma la sua pelle inizia a stare meglio. Minerali, silice, alghe e chissà che altra roba magica nell’acqua si rivelano un toccasana. Letteralmente, gli sistemano la pelle meglio di qualsiasi crema da 200 euro.

Valur, ovviamente, non la tiene per sé. Torna in città e inizia a raccontare a tutti che questa pozza blu è il nuovo elisir di bellezza. E non solo: la battezza anche con un nome poetico e figo, Laguna Blu, o Bláa Lónid per i puristi islandesi. Perché si sa, dare un nome figo alle cose aiuta sempre.

Pensaci: è come se qualcuno avesse preso dal frigo del latte scaduto convinto fosse una lozione per capelli e avesse scoperto il balsamo per capelli più potente di sempre!

Solo che qui stiamo parlando di una pozza che è diventata un’attrazione mondiale. E tutto grazie a Valur, il pioniere che si è buttato dove nessuno aveva mai osato prima.

Un mito super-coraggioso o un fortunello? A te la scelta!

I primi bagni pubblici: docce spartane e sabbia bianca

Nel 1987, sei anni dopo che Valur si era tuffato nella pozza blu trasformandola da "scarico geotermico" a "miracolo per la pelle", la Laguna Blu aprì ufficialmente al pubblico.

Ma aspetta, non immaginarti robe di lusso con bar in acqua e saune fighette.

No, no, all’epoca era più tipo: “Ehi, abbiamo messo due docce, un po’ di sabbia bianca e una pozza calda. Vi basta, no?”

L’idea era semplice: “Hai la pelle che grida aiuto? Vieni qui e fatti un bagno!” E funzionava.

La gente arrivava da ogni angolo islandese per provare quest’acqua miracolosa e quel fango bianco che ti lasciava la pelle più morbida di un neonato dopo una settimana in SPA.

Poi, con il boom di popolarità, nel 1999, gli islandesi decisero di fare le cose in grande: rifecero tutto da capo e trasformarono quella specie di campeggio termale in un paradiso, spostando la laguna lontano dalla centrale (perché un panorama fatto di tubi e turbine non era proprio il massimo).

Hanno aggiunto saune, sentieri che sembrano usciti da una rivista di architettura, piccoli ponti per fare le fotine fighe e, ovviamente, un bar in acqua. Perché se non puoi bere una birrozza mentre sei immerso nell’acqua calda, che vita è?

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Goditi la Laguna Blu islandese: spaparanzati a mollo!

Oggi la Laguna Blu è praticamente il simbolo dell’Islanda, subito dopo quelle cascate che ti inzuppano peggio di un gavettone e i cavalli con le frangette che sembrano usciti da un salone di bellezza.

La temperatura dell’acqua? Sempre un coccoloso 39°C! Fuori può esserci una bufera di neve, vento che ti strappa i mutandoni termici o una tempesta di sabbia vulcanica, ma lì dentro stai 'na meraviglia!

E se la dea della fortuna non ti schifa, puoi beccarti le aurore boreali mentre sei a mollo. Immagina la scena: tu lì, con la birra in mano, il fango in faccia e il cielo che ti regala un balletto di luci. Roba che nemmeno Hollywood!

La Laguna Blu è la prova vivente che con un po’ di ingegno, un pizzico di culo e un islandese coraggioso con la psoriasi, anche una pozza di acqua di scarto può diventare un’attrazione mondiale. Insomma, c'è speranza perfino per quell'ecomostro pieno d'amianto sotto casa tua!

Quindi, che tu voglia rilassarti, fare il bagno sotto la neve o semplicemente bullarti con gli amici, vieni in Islanda e goditi uno dei luoghi più strani, belli e caldi che la Terra abbia mai prodotto (per sbaglio).

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