loading…
Created with Lunacy
Home>Sto Gran Magazine>
TORNA INDIETRO

Benvenuti al Parco Nazionale del Tortuguero in Costa Rica: dove le tartarughe ci insegnano la pazienza

Parco Nazionale del Tortuguero in Costa Rica largaParco Nazionale del Tortuguero in Costa Rica

Tra tartarughe e bradipi: "Welcome to the jungle"!

Hai presente quei posti che sembrano disegnati da un artista con un debole per la giungla e un'ossessione per gli animali esotici? Ecco, il Parco Nazionale Tortuguero è uno di quei luoghi, solo che è reale e non gli manca nulla per essere spettacolare.

Se ti piacciono le tartarughe marine, i bradipi che ti guardano beati dall'alto e le foreste infinite, sei nel posto giusto.

Ma non aspettarti un’accoglienza in grande stile con aeroporto e limousine!

No, no, a noi 'ste schifezze non piacciono e, se ti trovi qui, probabilmente nemmeno a te.

Arrivare al Tortuguero è una piccola odissea di canali fluviali e barchette che sfrecciano nella giungla: figata!

Leggi anche: Cosa mangiano in Giappone: 7 piatti della cucina nipponica che non sapevi di voler assaggiare

Un paradiso nascosto (letteralmente)

Situato sulla costa caraibica della Costa Rica, nella Provincia di Limón, il Parco Nazionale Tortuguero è una vera meraviglia naturale che copre una superficie di oltre 76.000 ettari, tra terra e mare.

È famoso (non ci arriverai mai) soprattutto per le sue tartarughe marine che ogni anno arrivano a depositare un casino di uova sulle sue incredibili spiagge.

Insomma, il parco è come se fosse un grande e sterminato reparto maternità per questi rettili, completo di tutto, incubatrici comprese, dove la natura regna sovrana, ma con qualche problemino di coabitazione con quei cafoni di turisti (di cui ti parleremo).

Il parco non è esattamente la destinazione più facile da raggiungere e anche questo contribuisce ad accrescere il suo fascino. Prima di tutto, devi arrivare a Cariari, un villaggio che puoi raggiungere in autobus da San José. Da lì, salti su una barca e ti fai una bella crociera in motoscafo tra canali stretti e fittissimi, circondato da una giungla così fitta che pure Tarzan - senza GPS - ci si perderebbe dopo due minuti.

Lì, mentre scivoli sull’acqua scura, potresti incrociare caimani, tucani, scimmie urlatrici e chissà cos'altro.

Dopo circa un paio d'ore di navigazione, finalmente metti piede nel Tortuguero.

E credimi, sarà una delle esperienze più belle della tua vita, anche se probabilmente la pioggia ti inzupperà fino alle mutande. Perché lì piove. Sempre.

Le star dello show: le tartarughe

Ma parliamo delle vere protagoniste del parco: le tartarughe. Quando si tratta di nidificazione, il Tortuguero è come l’ospedale con la nursery più affollata del pianeta.

Qui arrivano ben quattro specie di tartarughe marine per deporre le uova: la tartaruga verde, la tartaruga liuto (che può pesare fino a 500 kg, minchia!), la tartaruga embricata e la tartaruga comune.

Queste antiche creature affrontano viaggi epici, nuotando per migliaia di chilometri attraverso l’oceano per tornare proprio qui, sulla stessa spiaggia dove sono nate, a deporre le loro uova.

Le tartarughe sono precise come gli orologi svizzeri, solo più lente: ogni anno, tra giugno e settembre, il parco si trasforma in un grande evento di maternità.

I rettili, così pazienti e abitudinari, emergono dal mare durante la notte e iniziano il loro processo di scavo della buca, depongono le uova e poi se ne tornano al mare, come se niente fosse. Nel frattempo, un piccolo esercito di turisti si aggira con le guide, binocoli a infrarossi e sguardi rapiti...

Madò, che rompicog....i

Il parto in mondovisione: il problema dei turisti guardoni

Ed è qui che sorge il problema: troppi turisti.

Perché, diciamocelo, essere osservati mentre si è in travaglio non è esattamente l’esperienza più rilassante per l'animale. Ti immagini di partorire con un gruppo di estranei che ti osservano scattando foto a destra e a manca?

Insomma, il problema è che questi rettili così longevi sono creature sensibili e, nonostante entrino in una sorta di trance durante la deposizione delle uova, la loro tranquillità è fondamentale. E anche se non si incazzano male e non vanno ad aggredire quei guardoni che si accalcano sulla spiaggia, non è una bella esperienza per loro.

Ora riponiamo per un attimo il cartello "LASCIATE PARTORIRE IN SANTA PACE 'STE TARTARUGHE!" e proseguiamo a raccontarti le figate che regala il parco.

Sì, perché non ti ho ancora detto che oltre alle tartarughe, potrai ammirare anche caimani, bradipi, lamantini, e se sei davvero fortunat*, magari scorgere anche un giaguaro che si aggira nella foresta. Insomma, la fauna da queste parti è pazzesca e gli amanti del birdwatching troveranno qui un vero paradiso, con oltre 400 specie di uccelli!

Canoa, kayak e tanta, tanta pioggia

E cosa puoi fare al Tortuguero, oltre che guardare le tartarughe (ma basta, quand'eri piccol* non ti hanno insegnato che non si fissa la gente?)

Beh, preparati a immergerti (letteralmente) nella foresta fluviale.

Il modo migliore per esplorare questo parco è senza dubbio a bordo di una canoa o un kayak. Navigare lentamente lungo i canali ti dà la possibilità di osservare la fauna e la flora da vicino, in un silenzio quasi irreale, rotto solo dai versi degli animali e dal suono delle pagaie che fendono l’acqua.

Le escursioni in canoa partono ogni mattina dal piccolo molo del villaggio di Tortuguero, un paesino che sembra uscito da una cartolina, con le sue case colorate e la gente locale che ti accoglie con sorrisi ampi e sinceri (sempre che tu non debba loro dei soldi).

È un'esperienza unica, perché ti permette di vedere un lato della Costa Rica che non troverai nei resort. Qui non ci sono spiagge di sabbia bianca e acque cristalline: il mare è spesso mosso e le acque sono torbide, ma la vera bellezza è proprio questa.

E, per rispondere alla domanda che probabilmente ti sta frullando in testa: sì, piove sempre!

Il Tortuguero è uno dei posti più piovosi della Costa Rica, con una media di 5.000-6.000 millimetri di pioggia all’anno. Che tradotto in termini più comprensibili, significa che quando butta acqua ne butta davvero da far schifo.

Ma è proprio grazie a questo clima umido che la vegetazione è così rigogliosa e verde. Quindi, metti nello zaino un impermeabile, impara le parole di "I'm singing in the rain" e rassegnati a bagnarti un po’ (tanto). Però credimi, ne vale la pena.

Leggi anche: Chi ha costruito Petra? Spoiler: non è stato Indiana Jones

Conclusione

Il Parco Nazionale Tortuguero è un posto che ti lascerà senza parole. Un paradiso naturale, dove tartarughe, bradipi e caimani vivono in armonia (vabbè, ci sono i soliti casini condominiali, ma è normale) e tu puoi immergerti nella natura come mai prima d'ora.

Certo, ci sono delle sfide da affrontare: il turismo di massa minaccia la tranquillità di questi luoghi e soprattutto quella delle tartarughe. Ma con un po' di attenzione e rispetto, possiamo continuare a godere di questo angolo di mondo senza compromettere la sua bellezza e biodiversità (e LASCIARE PARTORIRE IN PACE 'STE DIAVOLO DI TARTARUGHE!).

Quindi, se stai cercando un’esperienza autentica, lontana dai classici itinerari turistici, il Tortuguero è il posto giusto per te. Prepara il tuo impermeabile, sali su una canoa e daje che si parte.

Prenotati subito per il nostro itinerario di 13 giorni in Costa Rica e goditi la giungla!

Collaboriamo con...

Amazon Prime Video
Sky
Rai 3
Kilimangiaro
Ferrino
La Repubblica
Mashable
La Stampa
Topolino
Adnkronos
Radio Deejay
Radio 105
©Tutti i diritti riservati. Sto Gran Tour, S.L di Gabriele Saluci. NIF: B-76316819 Capitale Sociale €75.000. Direzione tecnica dei viaggi: Sto Gran Tour S.L Registro Agenzia Viaggi N° I-AV-0004183.1. Polizza Responsabilità civile AXA N° 82728845
credits logicweb

FUORI tutto il Calendario Viaggi sino ad APRILE 2025!
Fino al 6 ottobre, sconti fino a -300€ per i primi 100 posti. Meglio prima che Mai!