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Beccati 6 motivi per cui devi venire con noi in Uzbekistan!

Beccati 6 motivi per cui devi venire con noi in Uzbekistan largaBeccati 6 motivi per cui devi venire con noi in Uzbekistan

Città da fiaba, cibo da orgasmo, paesaggi fighissimi, gente super ospitale e molto altro...

Oggi ti parlo di un posto così figo e ancora così poco cagato dal turismo di massa (per fortuna) che ti sembrerà di essere sbarcato su un altro pianeta. Parlo dell'Uzbekistan!

"Uzbeki-che?"

Sì, lo so, il nome suona come uno scioglilingua e la maggior parte della gente pensa sia tipo in mezzo al nulla cosmico, popolato solo da cammelli e tizi con cappelli strani.

Beh, i cappelli strani ci sono (e sono pure fighi!), ma il resto è pura magia. L'Uzbekistan è l'incrocio scintillante tra le favole delle Mille e una Notte e un viaggio nel tempo.

Ancora non sei convint*, eh? Pensi "ma che diavolo ci sarà mai da vedere là?".

Tranquill*, ora ti sparo sei motivi così potenti che alla fine ti catapulterai a cercare il passaporto sotto il letto gridando "Samarcanda, arrivooo, oh oh cavallo, oh oh"!

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1. Ti piacciono le robe scintillanti? Preparati a un’orgia di mosaici e cupole blu!

Allora, mettiamo le cose in chiaro: se pensi che le chiese barocche siano belle, aspetta di vedere Samarcanda, Bukhara e Khiva. Queste non sono città, sono scenografie da filmone hollywoodiano!

Parliamo di piazze immense come il Registan a Samarcanda, circondate da madrasse (che sarebbero tipo università islamiche antiche, mica pizza e fichi) decorate con mosaici così intricati e colorati da far girare la testa anche ai daltonici!

Un esempio?

Piastrelle blu cobalto, turchesi, oro che brillano sotto il sole come se fossero state lucidate dagli angeli. Cupole giganti che sembrano fatte di cielo solidificato, minareti che sfidano la gravità e palazzi che raccontano storie di emiri, carovane e guerrieri leggendari come Tamerlano (uno che faceva sembrare Gengis Khan un timidone).

È roba da restarci secchi, un flash architettonico continuo che ti farà sentire piccol* piccol* di fronte a tanta figaggine.

E posso dirti la cosa più bella?

Non c'è il solito casino di gente che si uccide per una foto! Potrai farti i tuoi giretti in solitaria senza rotture di balle, fidati.

2. Gente così gentile che ti verrà voglia di abbracciare i cammelli

Ok, l'architettura ti stende, ma la vera bomba dell'Uzbekistan è la sua gente. Scordati i musi lunghi, la fretta e l'indifferenza delle grandi metropoli. Qui l'ospitalità non è un optional, è uno stile di vita!

Gli uzbeki sono di una gentilezza disarmante, ti sorridono per strada, ti invitano a bere un tè (il chai, una vera istituzione) anche se non capiscono una parola di quello che dici, e fanno di tutto per farti sentire a casa.

Magari non spiaccicano tutti inglese, ma con Google Translate e app varie, gesti e una buona dose di sorrisi ci si capisce alla grande. Ti tratteranno super bene, curiosi di sapere da dove vieni, cosa fai, perché sei lì nel loro Paese un po' sperduto.

Ti capiterà di essere invitato a matrimoni sontuosi (parliamo di 500 invitati come minimo!), di vedere tradizioni assurde. È un'iniezione di umanità che ti rimette al mondo, altroché! E fidati, non ti stanno fregando, sono proprio così!

3. Cibo tanto buono, quanto super economico!

Parliamo di cose serie: il CIBO. La cucina uzbeka è un trionfo di sapori robusti, speziati il giusto, che ti scaldano l'anima. Il re indiscusso è il Plov, un risotto celestiale cotto lentamente con pezzi di carne tenerissima (agnello o manzo), carote gialle dolci, cipolle, uva passa e ceci. Ogni regione ha la sua variante, e provarle tutte è praticamente un obbligo morale!

Ma non finisce qui, oh no! Preparati a ingozzarti di Manti (ravioli giganti al vapore ripieni di carne o zucca, da affogare nello yogurt acido), Samsa (fagottini di pasta sfoglia croccante ripieni di carne e cipolle, cotti nei tandir, forni d'argilla tradizionali che vedrai ovunque), Lagman (una zuppa sostanziosa con spaghetti fatti a mano, carne e verdure) e Shashlik (spiedini di carne marinata cotti alla brace che ti faranno dimenticare il tuo nome).

E il pane? Il Nan! Tondo, decorato come un'opera d'arte, croccante fuori e morbido dentro. È sacro, non si taglia col coltello (non osare!) ma si spezza con le mani e si offre come segno di benvenuto. Una goduria!

Il tutto accompagnato da fiumi di tè verde e, per i più audaci, magari un goccio di vodka locale (retaggio sovietico!).

Ah, e la frutta? Melograni succosi, albicocche che sanno di sole, meloni da competizione... un paradiso!

Il bello è che mangiare fuori costa una miseria. Con 10 euro fai un pranzo da sultano!

4. Shopping da paura, anzi: Shoppingstan!

I bazar qui sono un casino colorato e vibrante, un labirinto di bancarelle che straripano di meraviglie artigianali. Preparati a perdere la testa tra:

  • Tessuti Ikat, stoffe pazzesche dai disegni astratti e colori sgargianti, realizzate con una tecnica antichissima. Seta, cotone... vorrai comprarne chilometri! Perfette per foulard, vestiti, tovaglie o semplicemente da appendere al muro come quadri psichedelici;
  • Tappeti, Bukhara è famosa per i suoi tappeti annodati a mano. Ce ne sono di ogni dimensione, colore e prezzo. Contrattare è d'obbligo (e fa parte del divertimento!), ma puoi portarti a casa dei pezzi unici che in Italia ti costerebbero un rene;
  • Ceramiche, piatti, ciotole, piastrelle dipinte a mano con i motivi tradizionali blu e bianchi (ma non solo). Ogni pezzo è unico e porta con sé secoli di tradizione;
  • Suzani, preziosi tessuti ricamati a mano con motivi floreali o simbolici. Un tempo parte della dote della sposa, oggi sono splendidi arazzi o copriletti;
  • Colbacchi, coltelli, gioielli, miniature dipinte... C'è letteralmente di tutto!

Stammi a sentire, le regole sono tre: contratta, contratta, CONTRATTA!

Fa parte del gioco, non essere timid*. Preparati a tornare con lo zaino che esplode, pieno di un botto di roba: ciao ciao cerniere!

5. Puoi girare tranquill* senza paranoie (e senza turisti rompiballe)

"Ma l'Asia Centrale... non è pericolosa?"

Questa è la domanda del cacchio che ti faranno tutti prima di partire.

La risposta? NO, porcaccia miseria! L'Uzbekistan è uno dei paesi più sicuri che tu possa visitare.

Puoi girare tranquillamente per le città anche di notte, senza paura. C'è molta polizia in giro, ma è discreta e serve più che altro a mantenere l'ordine (che è quasi maniacale, le città sono pulitissime!).

Hai presente quando vai in vacanza in Papuasia e anche lì trovi Gennarino, tuo cugino di secondo grado logorroico con l'alitosi o il tuo vicino di casa che parcheggia sempre al posto tuo e porta il cane a pisciare proprio sulle ruote della tua auto... Ecco, qui non succederà!

L'Uzbekistan è ancora fuori dai radar del turismo di massa, non è mica Roccaraso: niente code interminabili per entrare nei siti, niente orde barbariche foto-compulsive, niente ristoranti trappola per turisti (o quasi).

Ma affrettati, perché la voce si sta spargendo e questo paradiso non resterà così "vergine" per sempre!

6. Paesaggi troppo belli per i nostri piccoli occhi...

Pensi che l'Uzbekistan sia solo moschee e bazar? Ti sbagli di grosso! Certo, le città della Via della Seta sono le protagoniste, ma il paese offre una varietà di paesaggi da paura.

Puoi passare dalle maestose piazze di Samarcanda alle distese infinite e un po' spettrali del deserto del Kyzylkum (sì, quello rosso!), dove puoi perfino passare una notte in una yurta sotto un cielo stellato tipo Van Gogh, così limpido da sembrare uno screen-saver.

Poi ci sono le montagne del Tian Shan, con vette che sfiorano il cielo e laghi alpini color smeraldo, perfette per chi ama il trekking e la natura selvaggia.

E ancora, la fertile Valle di Fergana, un'oasi verde ricca di frutteti, campi di cotone e tradizioni artigianali antichissime. Persino la storia tragica del Lago d'Aral, o meglio, di quello che ne resta, è un paesaggio potente, un deserto di sale e navi arrugginite che racconta una storia affascinante.

Insomma, troppa bellezza da contenere per i nostri occhietti!

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Vieni in Uzbekistan con noi: lo spasso è assicurato!

Te l'avevo detto che ti avrei convinto, eh? L'Uzbekistan è una bomba ad orologeria di bellezza, storia, sapori e umanità, pronta ad esploderti nel cuore.

È un viaggio che ti cambia, che ti apre la mente e ti inonda gli occhi di meraviglia. È il posto perfetto se cerchi qualcosa di diverso, di autentico, di fottutamente spettacolare.

E allora, hai voglia di perderti tra i mosaici scintillanti di Samarcanda, farti coccolare dalla gentilezza uzbeka, ingozzarti di Plov fino a scoppiare e fare affari d'oro nei bazar?

Daje, allora! Sto Gran Tour ha preparato un viaggio pazzesco di 10 giorni in Uzbekistan che ti farà vivere tutte queste emozioni e molto di più!

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