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Perché andare in Sri Lanka: 6 motivi per mandare a quel paese la routine (e darsi per dispersi per 13 giorni)

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Spiagge da sogno, elefanti superstar, treni spericolati e onde da urlo: lo Sri Lanka è la destinazione pazzesca che ti ci vuole!

Vuoi prenderti una bella pausa da un lavoro più noioso di un documentario sulla storia delle piastrelle?

Se il tuo capo ti irrita più di una zanzara che ronza proprio quando stai per addormentarti e la tua vita amorosa è arida come una pianta grassa dimenticata in soffitta, è ora di dare una sterzata epica. Manda tutti a quel paese e prenota un biglietto per lo Sri Lanka per 13 giorni! E no, non sono impazzito: ti sto per dare sei ragioni che ti faranno correre a prepararti lo zaino, prima del punto sei!

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1. Spiagge da favola (e scottature dietro l’angolo se dimentichi la crema)

Dimentica certi litorali tristerrimi dove l’unica novità è la puzza di fritto e i bambini urlanti che ti fanno desiderare di tuffarti al largo e annegare pur di non sentirli. In Sri Lanka trovi spiagge che sembrano cartoline: sabbia bianca come la neve, un mare limpido che riflette la tua immagine e ti fa sembrare ancora più fig* (non è solo l’acqua pulita in HD che fa questo effetto, tranquill*!).

Unawatuna, Hikkaduwa, Tangalle sono solo alcune delle spiagge meravigliose di quest’isola, hai solo l’imbarazzo della scelta.

Tutto fantastico, ma attenzione, spalma la crema solare come si deve, o finirai come un peperone ripieno di aragosta!

2. Viaggi in treno che ti fanno dire: “ok, sto rischiando la vita, ma chissenefrega!”

Hai presente i treni della Circumvesuviana alle otto del mattino, pieni di gente stressata e accalcata?

Ecco, qui è peggio.

Prendere il treno in Sri Lanka è un'esperienza... diciamo "avventurosa". Il famoso treno per Ella è talmente pieno che spesso viaggi appeso fuori dal vagone, tipo salame a stagionare, con la scusa che "la vista è migliore". Ma fidati, è una figata pazzesca. Ti senti un po' un eroe, un po' deficiente a rischiare la vita ma ne vale la pena.

Attraversi piantagioni di tè dove le raccoglitrici sembrano tanti coriandoli colorati in mezzo al verde, e fuori dal finestrino vedi panorami che ti fanno venire la pelle d'oca.

E poi c'è la gente, che ti sorride come se fossi il loro migliore amico delle medie, e i venditori ambulanti che ti propinano di tutto, dalle frittelle piccanti che vandalizzano il tuo intestino, a snack avvolti in vecchie pagine di giornale (il riciclo qui è una cosa seria). Arrivare a Ella, con quella vista mozzafiato, ti fa dimenticare le due ore passate schiacciat* come una supposta tu sai dove.

E se la notte il cielo è sereno, dicono che si vede pure il faro sulla costa!

3. Uda Walawe: la savana cingalese dove gli elefanti se ne infischiano di chi sei

Fare un safari nello Sri Lanka al pari di quelli dei parchi africani ti sembra inarrivabile?

Prova Uda Walawe National Park. Entri e ti pare di essere finit* in un documentario, ma senza quella voce fuori campo che ti parla delle performance sessuali dei lepidotteri.

Trovi bufali massicci, coccodrilli con lo sguardo sospettoso e uccelli dai colori incredibili.

Gli elefanti, però, sono le vere star. Centinaia di pachidermi che passeggiano come re e regine di casa loro (e in effetti lo sono).

Ti fa quasi dimenticare che qualche esemplare potrebbe caricarti all’improvviso, ma se succede almeno avrai una storia mitica da raccontare ai tuoi nipoti (o al pronto soccorso, dipende dalla fortuna).

4. Anuradhapura: con l'albero più vecchio di Nonno Simpson

Se ti piacciono storia e rovine, Anuradhapura è un sogno.

Palazzi antichi, templi consumati dal tempo e l’albero Sri Maha Bodhi, venerato e antichissimo: più vecchio delle barzellette di tuo zio a Natale.

Andare in giro in bicicletta tra queste rovine è un'esperienza strana, ma imperdibile, fidati. E ogni tanto ti imbatti in qualche monaco vestito d'arancione che sembra uscito da un film di arti marziali. Un bel mix tra storia, spiritualità e la paura di cadere dalla bici e spaccarti l'osso del collo.

5. Kandy: dove un sacro dente porta più turisti di Chiara Ferragni!

Kandy è la capitale culturale dello Sri Lanka, e il suo fiore all'occhiello è il Tempio del Sacro Dente. Sì, hai capito bene, un dente. Presumibilmente del Buddha.

Per gli abitanti dello Sri Lanka è una roba sacra da non toccare neanche con un bastone, per i turisti è un'occasione per fare una foto e chiedersi se davvero vale la pena fare tutta 'sta fila per vedere un dente, manco avesse morso Dracula in persona.

A parte il dente miracoloso, Kandy ha un laghetto carino dove puoi fare una passeggiata romantica (o farti cagare in testa dai piccioni), un sacco di musei (se sei quel tipo di persona a cui piacciono i musei, cavoli tuoi) e, appena fuori, dei giardini botanici fighissimi. Insomma, un mix di cultura, natura e la perplessità di vedere così tanta gente che adora un dente.

6. Il cibo: così piccante che ti sentirai fuochi d’artificio (ma non ti dico dove)

Il cibo in Sri Lanka è una bomba che ti fa esplodere le viscere! Il riso col curry è il piatto nazionale, e ogni cuoco lo fa a modo suo, ma non finisce qui.

C'è la versione "indiavolata" di carne e pesce con salse agrodolci che ti fanno sudare come un termosifone, e le dosa, una specie di piadina indiana ripiena di verdure piccanti (un po' più leggera ma sempre stra buona!).

Piccolo consiglio: lascia stare i soliti posti per i turisti, buttati nei localini dove mangiano i cingalesi veri. Prova il curry di jackfruit (non chiederti cos'è, fidati e mangia), lo stufato di pollo che ti scalda l'anima (e ti fa venire il singhiozzo) e il kotthu, una specie di pasticcio di pane, verdure e carne che è la fine del mondo (e forse anche del tuo apparato digerente, se sei delicat* di stomaco).

Se poi vuoi imparare a cucinare come un cingalese DOC, fai un salto al Matey Hut, un ristorantino piccolo e spartano dove ti insegnano a fare il riso e curry meglio di tua nonna (se tua nonna fosse cingalese, ovviamente).

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Non pensarci troppo: alza la cornetta, lo Sri Lanka ti aspetta!

Se sei arrivat* fin qui, allora hai già capito che lo Sri Lanka non è solo una meta, ma un’esperienza da vivere con il cuore e con lo stomaco (sempre ben foderato). Spiagge da sogno, treni che sembrano giostre, elefanti che ti ignorano con classe e un cibo che ti fa sudare di gioia: è tutto lì, che ti aspetta per 13 giorni di pura libertà e avventura.

Non fare l'indecis*, contattaci e parti per lo Sri Lanka con Sto Gran Tour. Perché continuare a sopportare la routine di tutti i giorni? La vita è una, e lo Sri Lanka è lì, pronto a stravolgertela in meglio!

 

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