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Cosa vedere a Varanasi, la città più sacra di tutta l'India

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Ogni angolo di Varanasi vibra di ritualità e devozione, dai ghat dove si celebrano cerimonie suggestive ai templi che attirano migliaia di fedeli ogni anno

Pensavi di aver visto la vera faccia della spiritualità quando i tuoi genitori ti mandavano a catechismo, oppure quando hai iniziato a imparare le basi dello yoga con quell'app gratuita che ogni 2 per 3 ti spara pubblicità sui giochini più idioti in assoluto?

Beh, pensavi male.

In India c'è una città che, in un certo senso, rappresenta la culla della spiritualità mondiale: Varanasi. Certo, sarebbe più corretto limitarsi a parlare di induismo, piuttosto che di spiritualità in generale, ma il livello di attenzione alla religione e alla ritualità che si raggiunge qui probabilmente non è secondo a nessun altro luogo.

La vita a Varanasi è scandita dal ritmo delle preghiere e delle cerimonie, dai bagni rituali lungo i ghat, e dalle cremazioni che avvengono costantemente lungo le rive del Gange. La città offre un'esperienza sensoriale intensa, con i suoi colori vivaci, i suoni dei canti devozionali, e i profumi di incenso che si mescolano nell'aria.

Insomma, se vieni a visitarla, ti aspettano un mucchio di posti focalizzati principalmente sulla ritualità locale.

Ecco quelli che non puoi assolutamente perderti.

Leggi anche: Che cos'è la Via della Seta e perché dovrebbe importartene qualcosa?

Non dire ghat se non ce l'hai nel sacco (era così, vero?)

Varanasi è stramegafamosa per i suoi numerosi ghat.

E di chan, non ce ne stanno?

Ok, scusa, la smettiamo.

Comunque i ghat sono scalinate che conducono al fiume, ognuna con una propria storia e significato spirituale e ricche di tradizioni che mettono a nudo le mille facce della devozione induista (daje, 'sta metafora ci è venuta alla grande!).

Ecco una panoramica dei principali.

Ghat di Dashashwamedh

Il Ghat di Dashashwamedh (non chiederci come si pronuncia perché è già tanto che te l'abbiamo scritto bene) è il più noto e frequentato dai pellegrini. Situato vicino al Tempio di Vishwanath, è celebre per le cerimonie quotidiane del Ganga Aarti, durante le quali i sacerdoti offrono preghiere e luci al fiume Gange. Questa cerimonia, eseguita al tramonto, è un'esperienza spettacolare che attira devoti e visitatori in generale da tutto il mondo.

Ghat di Manikarnika

Il Ghat di Manikarnika è uno dei luoghi di cremazione più sacri dell'induismo perché, a quanto pare, le anime di coloro che vengono cremati qui porterebbe alla liberazione dal ciclo delle reincarnazioni.

Insomma, un ghat tra i più suggestivi in assoluto che, pensa un po', è aperto ai visitatori che possono osservare la presenza costante di pire funerarie che bruciano.

Vedere sì, ma niente di più: sappi che fotografare o filmare i riti funebri qui è severamente vietato.

Ghat di Assi

Situato alla confluenza del fiume Assi con il Gange, è noto per le sue ampie scalinate e l'atmosfera più serena rispetto agli altri due che ti abbiamo descritto. È un luogo di meditazione e spiritualità, spesso frequentato da asceti e yogi. Bubu, invece, non si fa mai vedere qui... (è l'ultima, lo giuriamo!).

Ghat di Harishchandra

Il Ghat di Harishchandra, anch'esso utilizzato per le cremazioni, è uno dei più antichi di Varanasi e prende il nome dall'omonimo re mitologico, noto per la sua devozione e spirito di sacrificio. Qui si trova anche un crematorio elettrico, ma le cremazioni tradizionali con pire sono ancora molto comuni.

Templi dappertutto, come se non ci fosse un domani

Ovviamente, nella città più sacra dell'India non può mancare una badilata di templi e santuari a ogni angolo di strada, che di anno in anno attirano migliaia di pellegrini.

Vuoi conoscere i più importanti, che proprio non te li puoi perdere se viaggi fino a qui?

Iniziamo.

Tempio Kashi Vishwanath

Il Tempio Kashi Vishwanath è uno dei più sacri e importanti templi indù dedicato a Shiva, il megadirettoregalattico dell'induismo. Si trova vicino al Gange e attira devoti che credono che visitare questo tempio e fare un bagno nel fiume possa liberare dal ciclo delle rinascite. Conosciuto anche come il Tempio d'Oro, grazie alla sua cupola dorata, è stato ricostruito numerose volte a causa di continue invasioni.

L'attuale struttura, in particolare, risale al 1780, è stata costruita per volontà della Maharani Ahilyabai Holkar di Indore ed è celebre per la sua architettura imponente e il significato spirituale profondo, essendo uno dei dodici Jyotirlingas, i santuari più sacri di Shiva. E, guarda, te lo prometto, lo so che con tutti questi nomi sembra ti stiamo facendo le supercazzole, ma sono davvero così, credimi.

Tempio di Durga

Conosciuto anche come Tempio della Scimmia per la presenza di numerosi macachi che se poco poco ti giri dall'altra parte ti rubano pure le mutande, il Tempio di Durga è dedicato, pensa te le coincidenze, alla dea Durga.

Costruito nel XVIII secolo, è un esempio spettacolare di architettura nord-indiana e presenta una facciata rossa brillante. Ma l'aspetto più interessante sta nella sua forma: a quanto pare, la base ha una forma di icosagono.

Quando l'abbiamo scoperto, la nostra prima reazione è stata: ah, molto interessante!

In realtà, nessuno di noi ha capito cosa diavolo fosse un icosagono, se per caso ha bisogno di batterie, o c'ha ali e becco, oppure fosse una roba che si magna. Dopo accurate ricerche abbiamo scoperto che si tratta di un poligono con 20 lati. Secondo noi, ventilatero era più carino.

Tempio di Bharat Mata

Il Tempio di Bharat Mata è unico nel suo genere poiché non è dedicato a una divinità, ma alla Madre India. Inaugurato da Mahatma Gandhi nel 1936, il tempio contiene una grande mappa in rilievo dell'India scolpita in marmo, una figata da vedere di persona.

Tempio di Tulsi Manas

Costruito nel 1964, il Tempio di Tulsi Manas è dedicato a Rama, un eroe della mitologia indù, ed è situato vicino al Tempio di Durga. Ha una enorme importanza storica e culturale perché è il luogo in cui il poeta Tulsidas scrisse il poema Ramcharitmanas, ispirato all'antica opera Ramayana.

Ce l'hai presente? Ti è mai capitato di leggerlo?

Nemmeno a noi.

Comunque la particolarità che rende questo tempio imperdibile sta nel fatto che le sue pareti sono piene di versi e scene relative al Ramcharitmanas, incise nel lucente marmo bianco.

Pazzesco!

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In conclusione

Ora conosci i posti sacri più suggestivi di Varanasi, che se li visiterai, quando tornerai potrai anche tu dire a tua madre "Pare che sono santo". Una botta micidiale di spiritualità che solo l'India può dare e che, se deciderai di viverla appieno, siamo certi ti cambierà dentro.

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