Pure la città di Ho Chi Minh può vantare una Notre Dame tutta sua. Non lo sapevi? Sapevilo!
Esatto, hai letto bene: Notre Dame non è un esclusiva dei transalpini, ma ne esiste una anche in Vietnam e noi la conosciamo bene, visto che è una delle tappe fisse nei nostri tour del Paese.
La cattedrale in questione si trova ad Ho Chi Minh e il suo nome in lingua locale è Vương cung thánh đường Chính tòa Đức Bà Sài Gòn. Siccome questa roba siamo riusciti a scriverla solo con un bel copia e incolla e non sappiamo assolutamente da dove iniziare per provare a pronunciarla, se e quando verrai a vederla di persona con noi sappi che la chiameremo semplicemente la Notre Dame vietnamita.
Che ne dici di saperne un po' di più su questa chicca?
Nel seguente articolo ti ammorberemo con la storia di come è nata la cattedrale e ti descriveremo le sue caratteristiche principali.
Beccati sto spiegone!
Leggi anche: Una bomba di safari oceanico in Sud Africa con Sto Gran Tour!
La cattedrale di Ho Chi Minh: dalla costruzione alla Madonnina che piange
La storia della Notre Dame vietnamita inizia male, a partire dai colonizzatori francesi che per mantenere la loro reputazione hanno deciso di occupare buona parte dell'attuale Vietnam, prendendo il controllo della zona di Saigon, la vecchia capitale del Paese oggi nota come Ho Chi Minh. Roba da meritarsi una testata micidiale alla Zidane.
Verso la metà del XIX secolo i colonizzatori hanno deciso di costruire una chiesetta in legno proprio lì a Saigon, ma in seguito 'sti cafoni, presi da un attacco di megalomania, scelgono di ampliarla e di mettere su qualcosa di più grandioso: una cattedrale sul modello della più famosa chiesa della Ville Lumière. Che non sarebbe altro che Parigi, ma volevamo fare un po' i saccenti e far finta di saperne a mazzi.
Et voilà, nasce la Notre Dame vietnamita in stile 'importiamo-tutto-dalla Francia'.
L'ammiraglio Bonard dà il via alla costruzione, e i materiali vengono spediti direttamente dalla madrepatria, compresi i mattoni di Tolosa, che ad oggi non hanno ancora perso il loro tocco di rosso vivace, nonostante le sfide climatiche di Saigon
Dopo un lungo lavoro e la fatica di decine e decine di lavoratori probabilmente pagati a pacche sulle spalle come era solito fare tra le potenze imperialiste europee, la cattedrale apre le sue porte nel 1880.
Il tocco finale arriva direttamente dall'Italia da dove, nel 1959, viene inviata una statua della Madonna in granito, nota come 'Madonna della Pace'.
Una piccola curiosità su quest'ultima: una di quelle che potrai snocciolare al prossimo raduno dei parenti per fare quell* studiat*. Si dice che nel 2005 la Madonna della Pace abbia versato una lacrima attirando un numero crescente di pellegrini tra la popolazione cristiana del Vietnam e non solo.
La Chiesa, dopo aver eseguito delle indagini sicuramente degne dell'ispettore Clouseau, ha deciso di buttare acqua sul fuoco dichiarando che non ci sono prove di un miracolo. Ma i fedeli se ne sono serenamente infischiati e continuano a tornare giorno dopo giorno sperando di assistere di persona al pianto della statua.
Per fortuna, pur di fronte a un background di cui andare decisamente poco orgogliosi, il risultato finale è assolutamente apprezzabile e la Notre Dame del Vietnam, dobbiamo dirlo, è qualcosa da vedere almeno una volta.
In attesa di andare a godertela con i tuoi occhi, nel seguente paragrafo vorremmo descriverti un poco le particolarità architettoniche della cattedrale.
Una cattedrale un po' troppo europea per i nostri gusti
La cattedrale di Saigon ha, ovviamente, un aspetto tipicamente europeo.
Per richiamare lo stile della sua controparte originale, possiede due campanili gemelli ai lati alti come un edificio di circa 19 piani che, se si dimentica per un attimo il loro ruolo simbolico di ricordi del passato coloniale del Vietnam, sono davvero uno spettacolo per gli occhi.
Uno spettacolo che continua anche all'interno, con soffitti a volta altissimi, colonne eleganti e decorazioni in vetro colorato che non hanno nulla da invidiare alle cattedrali europee.
Ok, fin qui tutto molto bello, ma a nostro modo di vedere la Notre Dame vietnamita soffre di un difetto alla base che non la fa essere la meraviglia che sarebbe potuta diventare: è davvero troppo, ma troppo europea.
Insomma, nell'edificarla si è persa l'occasione di renderla un mash-up tra il nostro continente e la splendida indocina, un ponte ideale che avrebbe potuto rappresentare una testimonianza di quello che può nascere dall'incontro tra culture.
Ma ci rendiamo conto che aspettarsi simili iniziative in un periodo storico in cui dominava ancora una mentalità oppressiva e colonialista sarebbe davvero ingenuo.
Leggi anche: Chi ha costruito Machu Picchu?
In conclusione
Proprio bella sta cattedrale, però, come ti abbiamo spiegato, ha il difetto di discostarsi un po' troppo dalla cultura locale che a noi piace davvero da morire. Al punto che il Vietnam ce lo giriamo per bene nel corso di un itinerario on the road pazzesco di 14 giorni!
Ci andiamo a vedere un sacco di cose fighe, tipo i tunnel Cu Chi dove si nascondevano i vietcong, la città imperiale di Hue, la vallata di Mai Chau e tanti altri posti spettacolari che ci danno l'opportunità di entrare in contatto sempre più stretto con l'autentica cultura locale.
Che dici, vieni anche tu? Dai che ti aspettiamo alla prossima partenza!