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Cosa vedere ad Angkor Wat: la guida definitiva per non perdersi nel tempio più figo del mondo

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Dalle maestose torri che brillano all'alba ai bassorilievi scolpiti nella pietra, scopri cosa rende Angkor Wat un simbolo eterno della storia della Cambogia

Preparati perché stiamo per farti fare un viaggio nella madre di tutti i templi: Angkor Wat, un posto talmente sacro che San Pietro spostati proprio.

Ecco cosa non puoi assolutamente perderti in questo luogo dove persino l'aria sembra sussurrare antichi mantra (o forse sono solo le zanzare, chi lo sa?).

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Il tempio principale di Angkor Wat: dove l'architettura incontra il misticismo

Immagina un edificio talmente imponente da far sembrare la cattedrale delle tue parti un capanno degli attrezzi. Ecco, questo è Angkor Wat.

Costruito nel XII secolo dal re khmer Suryavarman II (un nome che sicuramente vincerebbe a mani basse a Scarabeo), questo tempio è il monumento religioso più grande al mondo.

Questo colosso di pietra non è solo un bel faccione, ma nasconde un significato profondo: rappresenta il Monte Meru, l'asse dell'universo nella cosmologia hindu. Praticamente, è come se avessero costruito l'ombelico del mondo, ma in versione XXL.

E se pensi che sia impressionante dall'esterno, aspetta di vedere i dettagli all'interno. Le gallerie sono decorate con bassorilievi che raccontano storie epiche della mitologia hindu. È come sfogliare un fumetto gigante scolpito nella pietra. E fidati, questi artisti khmer erano dei veri maestri: avrebbero fatto impallidire persino te quando da piccol* ricalcavi le copertine di Topolino e rimanevi ore ad ammirare la tua opera.

Pro-tip: Se vuoi goderti appieno lo spettacolo, alzati all'alba. Sì, lo so, è una tortura, ma vedere le torri di Angkor Wat illuminate dalla luce dorata del sole nascente è un'esperienza che vale ogni minuto di sonno perso. E poi puoi sempre recuperare con un pisolino pomeridiano!

Angkor Thom e il Tempio del Bayon: dove le facce di pietra ti fissano (in modo inquietante)

Relativamente vicino ad Angkor Wat ci sta Angkor Thom, una città fortificata risalente al dominio khmer. Ma la vera star qui è il tempio del Bayon.

Immagina 54 torri, ognuna decorata con enormi facce sorridenti. Fa bene al morale, no? Volemose tutti bene con 'sti faccioni!

Questi volti enigmatici ti seguiranno con lo sguardo ovunque tu vada. È un po' inquietante, ma almeno non ci si sente soli! Alcuni dicono che rappresentino il re Jayavarman VII, altri che siano il volto del Buddha compassionevole. Comunque sia, figata pazzesca

Ta Prohm: dove la natura si riprende ciò che è suo (in modo spettacolare)

Questo tempio è una roba pazzesca, famoso per essere stato lasciato (più o meno) così com'è stato trovato, con enormi alberi che crescono attraverso le rovine.

È come se Madre Natura avesse deciso di giocare a Tetris con le pietre del tempio, creando un labirinto surreale di radici e rovine. Qui puoi davvero sentirti come un esploratore che scopre un tempio perduto.

Banteay Srei: il gioiellino rosa che ti farà esclamare "Wow!"

Se Angkor Wat è il re dei templi, Banteay Srei è sicuramente la principessa. Questo piccolo tempio è famoso per le sue elaborate sculture in arenaria rosa, che a voler essere di cattivo gusto potremmo dire che sembra quasi una grande torta nuziale scolpita nella pietra. E ormai l'abbiamo detto, quindi il pasticcio è fatto.

Le decorazioni sono talmente dettagliate e alcuni dettagli sono così minuscoli che potresti aver bisogno di una lente d'ingrandimento o di occhiali migliori per goderteli al top.

Preah Khan e Neak Pean: per quando vuoi sentirti un po' Indiana Jones

Preah Khan è come il college degli antichi khmer: un enorme complesso che un tempo ospitava una grande università buddista. Oggi è un labirinto affascinante di corridoi e santuari, perfetto per chi vuole perdersi un po' (letteralmente e metaforicamente).

Neak Pean, invece, è come una piscina sacra su un'isola artificiale. Gli antichi credevano che potesse curare le malattie. Oggi, la cosa più probabile è che ti curi dalla sindrome da vita cittadina, offrendoti uno scenario unico per rinfrancare lo spirito (e piangere come un neonato quando ci ripenserai una volta tornat* a casa).

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In conclusione

Ora che conosci i punti salienti di Angkor Wat, sei pront* per la tua avventura cambogiana e pensa che non devi nemmeno preoccuparti di nulla, perché ti ci portiamo noi a vedere Sta Gran Figata!

Ti chiedi di cosa sto parlando?

Del super mega itinerario di 15 giorni in Laos e Cambogia, dove l'Angkor Wat è solo la ciliegina sulla torta in mezzo a un sacco di altri posti pazzeschi che ci gireremo tutti d'un fiato.

Cosa aspetti? Vai a prepararti lo zaino.

Ancora qui stai?

Vai e sistema tutto quello che ti serve: si parte per l'Indocina!

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