

Scegli il momento giusto per non finire a lottare nel fango con gli gnu! Tutto quello che devi sapere su migrazioni, clima e animali a zonzo
Hai mai sentito parlare del Masai Mara in Kenya?
È il paradiso per chi ama i safari, un’immensa distesa di savana in cui regnano i Big Five, una boy band di bellocci super pelosi e bavosi: il leone, il leopardo, l'elefante, il rinoceronte e il bufalo.
Il termine nasce dai cacciatori di un tempo, che li consideravano i più difficili (e pericolosi) da cacciare a piedi. Oggi, per fortuna, ‘sti infami sono meno numerosi e si punta più a fotografarli che a impallinarli.
Qui trovi roba che ti fa sgranare gli occhi mentre procedi su una jeep cigolante.
Ti sto parlando di chilometri e chilometri di praterie, colline addobbate da acacie spelacchiate, fiumi infestati da coccodrilli giganti e ippopotami scazzati che sbadigliano minacciosi.
Ma la domanda vera è: quando è meglio venirci?
Perché sì, puoi anche dire “Io tanto vado quando mi pare”, ma poi non lamentarti se finisci impantanat* a fare i fanghi con un rinoceronte.
Non esiste un periodo scolpito nella pietra, dipende da cosa cerchi.
Vuoi assistere alla Grande Migrazione degli gnu? O preferisci beccare i leoni mentre fanno la pennichella al sole, lontani dal casino? Oppure sei un* di quell* che “Voglio il Masai Mara con il clima più secco, così non mi sporco le scarpettine nuove da safari”?
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La Grande Migrazione: lo show più figo dell’Africa orientale
Se hai sentito parlare del Masai Mara, avrai sicuramente sentito nominare la famosa Grande Migrazione. Milioni di gnu, zebre e altri amiconi partono dalla Tanzania (Serengeti), arrancano come disperati in cerca di erba fresca e finiscono per attraversare il Mara in massa!
È una roba davvero assurda: gli animali devono schivare coccodrilli con le fauci spalancate che sembrano usciti da un horror e intanto predatori come leoni e ghepardi pregustano di magnarseli in allegria. È tipo il Black Friday della savana, con zebre e gnu in saldo con la scritta “carne fresca” stampata sul didietro.
Il periodo giusto per beccarti ‘sto bordello va più o meno da luglio a ottobre. Ad agosto e settembre si raggiunge il delirio: gli gnu si accalcano sulle rive del fiume Mara, indecisi se buttarsi e rischiare la pelle o restare lì in fila.
È come guardare una puntata di “C’è posta per te”, ma dietro la busta ci sono i coccodrilli pronti a sbranare tutti.
Tieni a mente una cosa: questi bestioni non hanno l’agenda e si muovono in base alle piogge. Se arrivi e il casino non è ancora iniziato, pazienza. Magari hai solo beccato la mandria a cui non ha suonato la sveglia.
Da giugno a settembre: la stagione "meno molliccia"
Se vuoi un safari come Dio comanda, senza rischiare di nuotare nel fango in mezzo alla savana, punta dritto su giugno-settembre. In questo periodo, le piogge si levano finalmente dalle palle e le piste smettono di sembrare paludi dove la tua jeep rischia di piantarsi come una balena spiaggiata.
Il clima? Una figata: fresco di giorno, e la notte, occhio, porta un bel maglione, perché scende il gelo.
Sappi che la savana in questo periodo è bella in forma: verde grazie alle piogge precedenti, rigogliosa, ma non troppo, tipo chioma dei Cugini di Campagna.
Gli animali? Spettacolo puro. Leoni, leopardi, ghepardi, elefanti e tutta la cricca se ne stanno lì, belli rilassati, pronti a farsi ammirare mentre tu scatti foto.
Però non è che te li trovi sempre lì pronti a farti ciao con la zampa, ma con un po’ di fortuna li becchi tutti.
Giugno-settembre, quindi, è la combo vincente: niente piogge a rovinarti la festa, niente jeep impantanate, ma un safari coi contro-zebedei!
Da dicembre a febbraio: il periodo super secco da cartolina
Se vuoi un clima secco, ventilato e un safari da cartolina che ti fa urlare “Oh, ma che paradiso è ‘sto posto!”, allora punta tutto su dicembre-febbraio.
Qui non piove quasi mai, il cielo è mega limpido, più blu di un puffo, e le temperature sono talmente perfette che non rischierai gavettoni e scarpe infangate.
La savana? Secca e brulla, sì, ma è un vantaggio: gli animali si concentrano dove c’è acqua, tipo pozze, fiumi e laghetti, ed è lì che devi puntare pure tu. Altro che safari dove giochi a nascondino con bestioni invisibili nascosti dietro cespugli: qui sono loro a venire da te, tipo al bar in pausa pranzo.
Ma non finisce qui: se sei fissat* con il birdwatching e non ti dispiace appiccicarti l’occhio al binocolo per ore (a ognuno le sue perversioni!), da ottobre a febbraio sei a casa tua.
In questo periodo, migliaia di uccelli migratori scappano dall’Europa perché, diciamocelo, lì fa un freddo cane, e vengono qui a svernare felici come turisti tedeschi con pancia al sole, sandalo e calzino bianco d'ordinanza.
Quando non andare: le lunghe piogge di marzo-maggio
Se vuoi farti del male, allora vieni pure al Masai Mara tra marzo e maggio, durante le famigerate lunghe piogge.
A meno che tu non sia un feticista del fango e non voglia fare wrestling con le gazzelle tra la melma ti consiglio di evitare questo periodo: sarebbe come giocare a racchettoni sotto i monsoni indiani!
Però, oh, se sei un fan delle strade distrutte e ami bestemmiare ogni cinque minuti mentre la tua jeep si trasforma in una specie di canoa, benvenuto in questo casino!
Ti faccio un quadro della situazione: pioggia che entra da ogni buco, calzini fradici e scarpe che fanno “squelch-squelch”.
Fidati, non è poi così divertente restare bloccati nel fango con una ruota mezza affondata e le iene che ridono in lontananza.
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Scegli il tuo safari: gnu impazziti o culo al sicuro?
Riassumendo, non esiste il “periodo perfetto” per tutti, dipende da quanto vuoi goderti lo spettacolo o soffrire malissimo.
Vuoi l’adrenalina pura con gnu che si buttano nei fiumi? Agosto-settembre è il tuo momento: caos, predatori in agguato e natura che fa il suo show.
Preferisci un safari più tranquillo, con animali che si radunano attorno alle pozze senza troppo casino? Dicembre-febbraio è la stagione perfetta: secco, limpido e tutto a portata di obiettivo.
Cerchi clima decente e zero rotture di fango? Allora punta su giugno-settembre. Niente pioggia, piste ok, e un safari dove non ti trovi a spalare melma da sotto la jeep.
Scegli il tuo momento allora e preparati a svenire di stupore davanti allo spettacolo della natura. Tanto qui nessuno ti giudica…
Muoviti, dai! Unisciti al nostro viaggione di gruppo di 13 giorni in Kenya e goditi il Masai Mara!