Tra Marrakech ed Essaouira, si può assistere al curioso spettacolo delle capre che si arrampicano sugli alberi, una scena che continua a stupire i visitatori
C'è stato tuo zio che ti ha raccontato di quando ha pescato un Luccio di 90 kg, una belva leggendaria che ha tirato su dall'acqua, a quanto pare, solo con una semplice lenza a mano (e una buona dose di cazzimma).
Poi è stata la volta del tuo compagno di banco delle medie, che ti ha spiegato che suo cuggggino è cintura nera di Kung Fu e che una volta ha sfondato un muro con un colpo proibito che gli ha insegnato il suo maestro tibetano, cresciuto sull'Himalaya.
Infine, è arrivato quel tizio vestito elegante, stile Tecnocasa, che ti ha proposto un metodo infallibile per guadagnare 10k a settimana mentre stai in spiaggia, con il tuo portatile e un bel mojito. In cambio devi semplicemente impegnare la tua casa, i tuoi genitori e firmare con il sangue la cessione dell'anima a tempo indefinito.
Insomma, ormai ne hai abbastanza di balle: non credi più a niente, nemmeno a Babbo Natale. E quando hai sentito che in Marocco ci sono alberi da cui penzolano tante capre, hai pensato "Ma che cretinata, non è possibile!".
Beh, in questo articolo daremo un colpo mortale alla tua incredulità.
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Quando lo stomaco chiama, pure le capre possono volare
Sì, le capre sugli alberi esistono davvero e si trovano in Marocco, nell'area che si trova tra Marrakech ed Essaouira. Se le hai viste anche tu, non hai bevuto e non devi andare dallo psichiatra, tranquill*.
Rappresentano un fenomeno unico al mondo che per anni ha attirato l'attenzione degli zoologi. E il mistero è stato svelato.
Sai perché si arrampicano sugli alberi?
Beh, a quanto pare il motivo è semplice: questo comportamento insolito è principalmente dovuto alla scarsità di vegetazione sul suolo, causata dal clima secco e arido della regione. Le capre, spinte dalla necessità di trovare cibo, hanno sviluppato l'abilità di salire sugli alberi di Argan per mangiarne le foglie e i frutti succosi.
Insomma, loro se ne salgono lì, su piante che possono raggiungere anche i 10 metri d'altezza, trovando una fonte di nutrimento essenziale in frutti che sembrano tipo delle albicocche, ma di colore più sul giallo. Se vuoi farti un'idea, fatti un giretto in un supermercato tra i prodotti di bellezza e guarda cosa rappresentano le etichette: qualcosa all'Argan lo trovi di sicuro, che ormai ce la mettono dappertutto 'sta roba.
A quanto pare sputazzare e scagazzare semi fa bene all'ambiente e all'economia
Il bello delle capre dell'Argan è che la loro scelta di starsene sugli alberi ha delle interessanti implicazioni economiche e ambientali.
Vedi, devi sapere che ste cafone, quando si nutrono dei loro frutti preferiti, sono solite sputazzare i semi a destra e a manca che nemmeno noi alle elementari con le nostre fedeli penne-cerbottana della Bic. A volte li espellono anche in altro modo, ma non addentriamoci nei particolari.
Ma che c'entra tutto questo?
C'entra, c'entra.
Per prima cosa, l'olio di Argan viene ottenuto dai semi dei frutti e, come sappiamo bene, è molto richiesto sia per uso cosmetico che alimentare. Per questo, le donne berbere, organizzate in cooperative, sono spesso coinvolte nella raccolta e lavorazione dei semi sputazzati dalle capre, un processo laborioso che rappresenta una fonte di reddito importante per molte famiglie locali.
Dal punto di vista ambientale, poi, conta che le capre svolgono un ruolo cruciale nella dispersione dei semi, favorendo la rigenerazione degli alberi e contribuendo alla lotta contro la desertificazione. Tuttavia, è anche vero che un brucare eccessivo e indiscriminato può danneggiare gli alberi, mettendo a rischio questa preziosa risorsa naturale. L'Argan, infatti, è considerato una specie protetta e dichiarato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, ed è fondamentale per l'ecosistema della regione, per dei seri motivi che vedremo meglio più avanti.
Tutto molto bello, ma come al solito c'è chi ne approfitta: ecco cosa sta succedendo
Fino a qui abbiamo scherzato sulle "capre volanti", ma ora vorrei parlarti di qualcosa di più serio.
Il problema, qui, è che, sì, questi animali nella maggior parte dei casi hanno sviluppato la loro curiosa abitudine in modo del tutto naturale, ma non sempre.
Di recente ha iniziato a diffondersi la pratica di forzarle a salire sugli alberi, magari allettandole con del cibo, oppure portandole di peso lassù. L'obiettivo sarebbe quello di attirare più turisti possibile e ottenere guadagni facili.
Insomma, sono stati più volte documentati casi in cui le capre venivano portate sui rami forzatamente e, quando rimangono sulle piante troppo a lungo, rischiano di soffrire di disidratazione (a causa del forte caldo) oppure di farsi del male cadendo.
Le autorità della provincia di Essaouira hanno recentemente introdotto misure sia per fermare questo fenomeno che per proteggere l'Argan, in quanto un eccessivo consumo delle piante stesse da parte delle caprette potrebbe danneggiare la flora locale.
Il motivo è semplice: l'albero di Argan è una specie protetta e un importante simbolo nella lotta contro la desertificazione perché, grazie alle sue profonde radici, contribuisce a prevenire l'erosione del suolo e a mantenere in equilibrio l'ecosistema locale. La sua conservazione è quindi cruciale non solo per l'ambiente, ma anche per le comunità locali che dipendono dalla produzione di olio di Argan.
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In conclusione
Quindi, ecco cosa abbiamo imparato in questo articolo:
- le capre volanti del Marocco esistono. Ok, non volano, ma sugli alberi ci stanno davvero;
- in principio ci salivano prevalentemente per strafogarsi di frutti di Argan, specialmente con la diffusione della desertificazione;
- da qualche tempo c'è chi le forza a salire sugli alberi per attirare più turisti in questa zona.
Morale della favola: se visiti il Marocco fatti pure un giro nella zona tra Marrakech ed Essaouira per vedere se trovi qualche "albero da capra". Ma se ti accorgi che la situazione è troppo innaturale e che le capre che stai osservando sono state forzate a salire, evita di supportare in qualsiasi modo questa pratica.
Tanto, anche se non riuscirai a vedere le capre volanti genuine, in Marocco c'è un sacco di altra roba super interessante: non ci andrai solo ed esclusivamente per le capre, no?
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Sei fortunat*: pensa che abbiamo organizzato un intero tour di 8 giorni in Marocco, un itinerario di quelli fuori dagli schemi, all'insegna della scoperta della vera cultura locale. Niente viaggetti stile Alpitour: solo roba genuina.
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