loading…
Created with Lunacy
Home>Sto Gran Magazine>
TORNA INDIETRO

Tanzania fuori dagli schemi: 5 curiosità assurde che non ti aspetti

tanzania curiosit  largatanzania curiosit

Cibo strano forte, festival surreali, una cultura fatta di colori sgargianti e polvere onnipresente, scopri le follie di questa terra fuori dal comune!

Vorresti conoscere un posto davvero diverso dal solito?

Che ne dici della Tanzania? Questo paese è un posto super emozionante, così incasinato e folle che non puoi perdertelo!

Non ti fidi? Allora senti qua cinque curiosità che ti faranno venire voglia di prenotare un volo last minute e scappare dalla routine!

1. Ugali, il mattone magico dal sapore... indefinito!

In Tanzania, non aspettarti Masterchef. Le uniche stelle che vedrai non sono quelle Michelin, ma quelle nel cielo notturno!

Troppo poetico, dici? Aspetta a vederle…

Ma parlando di cibo, qui si va dritti al sodo, con sapori semplici ma che ti entrano nell'anima.

E il re della tavola, sua maestà indiscussa, è l'ugali!

Ma cos'è sta roba?

È tipo una polenta, ma più grezza, più rustica, fatta con farina di mais bianco. Ok, fin qui niente di strano, penserai. E invece no!

Perché l'ugali è tipo un passepartout mangereccio: lo mangiano a colazione, pranzo, cena, come contorno, come piatto unico, pure come dessert se gli gira! È una roba incredibile, un mattoncino magico che sfama un continente!

Il sapore?

Beh, diciamo che l'ugali è... versatile. Non ha un sapore suo, capito? È come una tela bianca, ci puoi spalmare sopra quello che ti pare: carne, pesce, verdure, salse piccanti che ti fanno sudare pure le orecchie, pure la maionese de tu nonna (che se non è impazzita, impazzisce appena incontra l'ugali!).

La consistenza?

Dipende, a volte è morbido e cremoso come un purè, altre volte è talmente duro che potresti usarlo come arma contundente. Ma non importa, l'ugali è l'ugali, è Tanzania, è Africa vera!

Provalo, non essere schizzinos*, poi mi dirai!

2. Kanga mania! Il social network da indossare

La vera moda in Tanzania si chiama kanga!

No, non tanga! KANGA!

Cos'è? Un pezzo di stoffa rettangolare, COTONATISSIMO e super colorato che le donne (e a volte pure gli uomini) usano in mille modi diversi.

Gonna, vestito, sciarpa, turbante, telo da mare, coperta per il bebè, tenda per il mercato, tovaglia per il picnic, pure come straccio per pulire le zebre, se serve!

Ma la vera bomba del kanga non sono i colori psichedelici che sembrano esplosi dal '68, ma i messaggi segreti che ci sono stampati sopra!

Sì, hai capito bene, i kanga parlano! Ogni stoffa ha una frase scritta in swahili, un proverbio, un detto popolare, un augurio, una frecciatina, a volte pure un insulto velato!

Le donne tanzaniane li usano di brutto. Si mandano frecciatine in allegria, ci scrivono sopra messaggi d'amore (o di odio!), li usano per fare gossip sul villaggio... È come un social network in stoffa, una specie di Kang-Book, ma, fortunatamente, senza nessun "buongiornissimo kaffee"!

3. Senza polvere non è Africa!

In Tanzania la polvere è come l'aria che respiri: è OVUNQUE! È nel cibo, nei capelli, nei denti, nelle orecchie, nelle mutande, pure nel caffè del mattino!

C'è un detto locale: "Bila vumbi siyo Africa", che vuol dire "Senza polvere non è Africa".

E cavolo se hanno ragione! La polvere è l'anima della Tanzania, è il profumo della savana, è il sapore dell'avventura, è la prova che sei in un posto VERO!

Gira voce che un turista ha portato un aspirapolvere una volta, beh, l'elettrodomestico si è suicidato dopo dieci minuti…

La polvere è quella dei safari in jeep scassate che sfrecciano nella savana come bolidi impazziti, è quella dei villaggi sperduti in mezzo al nulla dove il tempo si è fermato, è quella dei mercati affollati e caotici dove contrattare è uno sport nazionale.

È la polvere che ti entra dappertutto, che ti fa sembrare un fantasma appena uscito da una tomba egizia, che ti fa tossire come un vecchio fumatore incallito. Ma è anche la polvere che ti fa sentire viv*!

Perché diciamocelo chiaro, un safari senza polvere è come una birra senza schiuma: una schifezza!

4. Tinga Tinga Boom! L'arte naif che esplode di colori

Se pensi che l'arte africana sia solo roba tribale e maschere inquietanti, preparati a cambiare idea, perché in Tanzania c'è un movimento artistico che ti farà sgranare gli occhi come un gufo: il Tinga Tinga!

Cos'è sta roba? Immagina quadri super colorati, naif, che sembrano disegnati da un bambino con una scorta infinita di evidenziatori. Animali stilizzati che sembrano usciti da un cartone animato dei Pink Floyd, paesaggi che esplodono di colori come fuochi d'artificio, scene di vita quotidiana. È un'esplosione di allegria, un tripudio di vitalità, una sberla di energia positiva che ti fa dimenticare la crisi esistenziale e il mutuo da pagare!

Il Tinga Tinga è nato come arte di strada, roba da turisti, souvenir kitsch da vendere a caro prezzo. Ma poi, come spesso succede, è diventato una vera e propria forma d'arte, riconosciuta a livello internazionale, con artisti famosi e gallerie d'arte che se le litigano.

E il bello è che il Tinga Tinga ha mantenuto la sua anima popolare, la sua freschezza, la sua spontaneità. Non è roba da professoroni noiosi, non c'è pretenziosità, solo pura gioia di dipingere, di esprimersi con i colori, di raccontare il mondo africano con occhi nuovi e pieni di meraviglia.

5. Mwaka Kogwa: la festa dei matti!

Il Mwaka Kogwa è un festival che si celebra a Zanzibar e che è roba da manicomio!

Il momento clou della festa? Una lotta tra uomini che si prendono a mazzate... ma non con bastoni o spranghe, eh, no! Si picchiano con dei gambi di banana!

Sì, hai capito bene, con quelle specie di tronchi verdi e mollicci che vengono dalle piante di banane.

E non finisce qui! Perché dopo la scazzottata a suon di banane, si passa al gran finale col botto: costruiscono una capanna di paglia, la riempiono di roba infiammabile e poi... BOOM! Le danno fuoco!

Una fiammata gigante che illumina la notte, tra canti, balli e tamburi tribali da paura!

E le donne? Loro non si picchiano, ma cantano e ballano vestite con abiti tradizionali, creando un'atmosfera magica e surreale.

Insomma, il Mwaka Kogwa è un festival che devi vedere almeno una volta nella vita, un'esperienza antropologica e un po' folle che ti farà capire che in Tanzania sanno come divertirsi, e pure come fare un casino della madonna!

Polvere, risate e avventura: la Tanzania è quello che fa per te!

Ti è venuta voglia di Tanzania? Scommetto di sì! E allora non perdere tempo, molla il divano, spegni la TV e prenota subito il tuo viaggio pazzesco in Tanzania e Zanzibar di 13 giorni con Sto Gran Tour!

Ti prometto che sarà un'avventura indimenticabile che ti farà dire: "Ma perché non ci sono venuto prima?".

L'Africa, quella vera, ti aspetta, e la polvere pure!

Leggi anche...

Collaboriamo con...

Amazon Prime Video
Sky
Rai 3
Kilimangiaro
Ferrino
La Repubblica
Mashable
La Stampa
Topolino
Adnkronos
Radio Deejay
Radio 105
©Tutti i diritti riservati. Sto Gran Tour, S.L di Gabriele Saluci. NIF: B-76316819 Capitale Sociale €75.000. Direzione tecnica dei viaggi: Sto Gran Tour S.L Registro Agenzia Viaggi N° I-AV-0004183.1. Polizza Responsabilità civile AXA N° 82728845
credits logicweb