

Dal cervo al procione con le balle portafortuna e alle mega-salamandre giurassiche: i 10 animali più folli del Sol Levante
Se dico Giappone pensi subito allo zen, alle città super tecnologiche e al sushi che ti costa mezzo mutuo?
Vai oltre i cliché! Il Sol Levante nasconde un lato B che è un vero e proprio casino zoologico, un tripudio di creature che sembrano uscite da un manga disegnato sotto acidi.
Qui potrai goderti un safari che ti lascerà a bocca aperta, tra cervi che si inchinano prima di fregarti i cracker e procioni con maxi-palle portafortuna.
Andiamo a scoprire queste 10 meraviglie della natura che ti faranno dubitare di tutto quello che credevi di sapere sul regno animale.
1. Scoiattoli di Gifu: Cip e Ciop (ma versione South Park)
Se sali sul Monte Kinka, vicino a quel castello da favola di Gifu, non ti becchi solo una vista da urlo sulla città. No, ti imbatti in un vero e proprio villaggio-ghetto di scoiattoli.
Non sto scherzando. Il "Kinka Squirrel Village" è una specie di Fight Club per roditori, dove questi piccoletti pelosi aspettano solo due cose: te. E il cibo che hai in mano.
Appena entri, ti danno un guanto protettivo e un pugno di cibo tritato. Da quel momento, sei il loro dio, anche se quel guanto ti sta spiegando che se gli scoiattoli si entusiasmano tanto per il cibo che hai in mano potrebbero tirarti via qualche dito…. Corrono, saltano, si arrampicano su di te come se fossi un albero di noce semovente, passando da un guanto all'altro per vedere chi sgancia di più.
2. Cervi di Nara e Miyajima: l’eterna lotta tra gangster e gentiluomini
Qui la faccenda si sdoppia. Da una parte abbiamo i cervi dell'isola di Itsukushima (Miyajima), dall'altra quelli di Nara. Sembrano uguali, ma è come paragonare un lord inglese a un hooligan.
A Miyajima, i cervi sono l'equivalente di aristocratici decaduti. Passeggiano con aria di sufficienza tra i templi e il famoso Torii gigante in acqua. Se ne fregano altamente di te.
Certo, se ti casca una mappa la sgranocchiano come fosse l'antipasto, ma non ti estorceranno mai del cibo. Sono lì per fare scena, per aggiungere un tocco di eleganza a un posto già spettacolare. Dei veri signori. Gli manca solo il monocolo, la erre moscia e una copia del "Sole 24 ore" tra le zampe.
A Nara, invece, cambia la musica. Questi non sono cervi, sono una gang organizzata. Sono diventati famosi sui social perché si inchinano per chiedere i cracker, ma non farti ingannare da questa finta cortesia. È una tattica.
Sì, quanto sono carini quando si inchinano, così carini che il cracker glielo dai proprio volentieri. Ma se esiti un secondo di troppo, la situazione degenera. Ti mordicchiano i vestiti, ti frugano nelle borse, ti danno delle capocciate per farti capire chi comanda.
Adorabili? Sì. Dei piccoli stronzi? Assolutamente.
3. Okunoshima, l’Isola dei Conigli: quando la morbidezza è letale
Okunoshima, o "Isola dei Conigli", è quello che succede quando un esperimento militare va a puttane e genera l'esercito più adorabile del pianeta.
Un tempo qui ci producevano gas velenosi, oggi è invasa da migliaia di coniglietti affamati.
Coincidenze? Io non credo.
Appena sbarchi dal traghetto, è l'apocalisse. Un'orda di batuffoli di cotone con le orecchie ti circonda, ti implora, ti fissa con occhietti dolci che ti sciolgono l'anima e ti svuotano il portafogli (di cibo per conigli, che devi comprare prima, sulla terraferma).
È un'esperienza quasi mistica: ritrovarsi sommersi da decine di musetti che sgranocchiano all'unisono è più rilassante di dieci anni di yoga. Ti sentirai Alice nel paese delle meraviglie, ma con molti, molti più conigli.
4. Scimmie delle Nevi: le regine della spa
Loro sono le rockstar del mondo animale giapponese. Le conosci di sicuro.
I macachi giapponesi di Nagano, o scimmie delle nevi, sono delle vere dive, un po' alla Rod Stewart.
Mentre tu geli d'inverno, loro se la spassano in un onsen (sorgente termale) privato, a mollo nell'acqua calda, a spettegolare su chi ha le pulci più grosse. È uno spettacolo assurdo.
Per raggiungerle devi farti una bella camminata tra le montagne, ma quando arrivi lì e le vedi rilassarsi con quella faccia rossa e quell'aria di superiorità, capisci che loro sì che se la godono!
Sono selvagge ma si sono abituate agli umani, quindi puoi sederti lì vicino a loro e provare a integrarti. Il trucco è prenderti una bella insolazione, così puoi mimetizzarti tra loro!
Non toccarle, ovvio. Ma ammirare la loro gerarchia da bagno turco è una delle cose più surreali e affascinanti che vedrai mai.
5. Tartarughe Marine di Hamamatsu: la marcia dei mini-carri armati verso il mare
Poca gente conosce questa figata pazzesca. Tra maggio e agosto, sulla spiaggia di Hamamatsu, puoi partecipare a un evento epico: la liberazione dei cuccioli di tartaruga marina.
Qui ti danno in mano una di queste creaturine corazzate appena uscite dall'uovo.
Il tuo compito? Posarla sulla sabbia e guardarla mentre affronta la sua prima, titanica sfida: raggiungere l'oceano.
Ti senti tipo il ragazzino del film Free Willy: "sei libera tartaruga, dajeee!"
Ma al posto del delfino hai un mini-ninja corazzato tra le mani che lotta contro le onde. È un'emozione che ti entra dentro e non ti lascia più.
La tartaruga, con quel suo guscio che sembra una mappa dell'universo, è la nonna saggia di tutti gli animali, simbolo di longevità, stabilità e, grazie alla forma a moneta del carapace, pure di soldi (che di 'sti tempi, buttali via...).
6. La Gru Giapponese: fai l'autostop per il paradiso!
Lascia perdere la tartaruga per un secondo e concentrati sulla regina del cielo giapponese.
Mentre tu ti preoccupi della scadenza dello yogurt, questa bestia piumata ha un'aspettativa di vita di 1.000 anni. MILLE.
E non è che passa i secoli a guardare cantieri, no. Secondo la tradizione, la Gru dalla corona rossa (o Tancho, per fare i fighi) è una specie di taxi di lusso per le anime dirette in paradiso.
Non è un uccello qualunque, è una cacchio di leggenda vivente, mortacci sua!
L'ossessione è tale che il primo origami che impari da bambino è proprio la gru. Se vuoi fare le cose in grande, ne pieghi mille (senbazuru), le leghi insieme e ottieni un portafortuna potentissimo contro le sfighe e le malattie.
7. Carpa Koi: i salmoni più testardi di Rocky Balboa
Le carpe Koi non sono pesci, sono culturisti acquatici con un sogno.
La leggenda dice che sono così cazzute da nuotare controcorrente e risalire le cascate.
Quella che ce la fa, dopo cento anni di tentativi, viene premiata dagli dei e trasformata in un drago.
Capisci la tigna? Per questo sono il simbolo della festa dei bambini. Sono l'incarnazione del non mollare mai anche quando l'universo ti stra-rompe i maroni.
Quando nuotano contro tutto e tutti urlano: "non fa male, non fa male", tipo Rocky!
Fidati: son carpe KOI contro-cojones!
E poi la parola "koi" suona come "amore", quindi sono un pacchetto completo di forza, coraggio e affetto.
8. Tanuki: il procione con lo scroto magico
Ed eccoci al pezzo forte. Il Tanuki. Un cane-procione mutaforma che oggi è un simbolo di fortuna sfacciata ("kulo", direbbero i giapponesi).
Lo vedi fuori dai negozi, con un sorriso ebete, un cappello di paglia e... uno scroto dalle dimensioni mitologiche. Non è uno scherzo.
Le sue maxi-balle, chiamate kinbukuro (il sacco dei soldi), sono il suo superpotere principale: portano fortuna economica.
Insomma, se da noi averne le balle piene, non è una bella cosa: nella cultura nipponica, vuol dire tutt'altro!
Ogni sua caratteristica è un amuleto: gli occhi grandi per prendere decisioni giuste, la pancia grossa per il coraggio, la bottiglia di sakè per la virtù. È un meme vivente di buona sorte con dei cojones leggendari.
9. Salamandra Gigante: il mostro preistorico della porta accanto
Nei fiumi più limpidi e freddi del Giappone vive un alieno. La salamandra gigante giapponese è un fossile vivente, un bestione lungo fino a un metro e mezzo che non è cambiato da milioni di anni.
È una creatura notturna, viscida e rugosa che sembra uscita da un incubo di Lovecraft. Vederla è rarissimo, il che la rende ancora più leggendaria. Un vero mostro delle profondità che ti ricorda quanto possa essere bizzarra la natura.
10. Gatto di Iriomote & Cugini Mitologici: tra fusa e possessioni demoniache
In Giappone il gatto è una cosa seria. C'è il Gatto di Iriomote, una delle specie più rare al mondo, un felino selvatico e misterioso. Poi c'è il suo lato sovrannaturale.
Abbiamo il Maneki-neko, il gattino puccioso con la zampa alzata che ti fa fare i soldi.
Poi c'è il Bakeneko, il cugino schizzato che, invecchiando, diventa un mutaforma capace di possedere i cadaveri.
E infine c'è il Nekomata, il boss finale dei gatti-demone, con due code e poteri magici devastanti.
Insomma, un gatto in Giappone potrebbe essere il tuo migliore amico o il tuo peggior incubo.
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Tredici giorni in Giappone tra cervi maranza, conigli giganti e salamandre preistoriche
Ti è salita la scimmia (letteralmente) di partire?
Hai sentito il richiamo di queste creature assurde e meravigliose? Basta sognare davanti a uno schermo. È ora di fare lo zaino, di sentire l'adrenalina e di vedere con i tuoi occhi questo casino zoologico.
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Il Giappone ti aspetta. E pure i suoi animali pazzeschi!