loading…
Created with Lunacy
Home>Sto Gran Magazine>
TORNA INDIETRO

8 animali assurdi della Mongolia che il dottor Dolittle je spiccia casa!

mogolia animali largamongolia animali

Dall’alce gigante al cammello con le gobbe porta-birra, passando per il leopardo ninja: un viaggio tra le creature pazzesche della steppa mongola

Pensi di avere una super cultura sul mondo degli animali? Sei cintura nera di documentari sulla fauna più bizzarra del mondo? Beh, probabilmente hai trascurato la Mongolia! Una terra iper-mega selvaggia che ospita animaletti (e animaloni) davvero assurdi.

Si parla di bestie strane, pelose, a volte un po' bruttine, ma tutte, incredibilmente uniche. E allora iniziamo subito con lo zoo più pazzo del mondo!

1. L'alce mongolo: il cervo dopato con super-corna

Partiamo subito col botto con l'alce, il gigante buono (ma non troppo) della Mongolia. Immagina un cervo normale, poi dagli una botta di steroidi e fagli crescere delle corna che sembrano antenne paraboliche rotte. Ed ecco a te l'alce mongolo!

Questo bestione è il cervide più grosso del mondo! I maschi pesano quasi quanto la mia vecchia Panda (circa 600 kg, porca miseria!) e le femmine non scherzano mica, arrivando tranquillamente a 400 kg.

Le zampe? Lunghe come trampoli, perfette per camminare nella neve alta, ma che gli danno un'aria un po' goffa, tipo il Gabibbo.

E le corna? Non chiamarle così che gli alci sono permalosi, si chiamano palchi! Larghi anche un metro e mezzo e pesanti 20 kg, sembrano fatti apposta per incastrarsi tra i rami e far incasinare di brutto l'alce di turno.

L'alce mongolo è un tipo tranquillo, si nutre di germogli e foglie, roba da vegani convinti. Ma occhio a non farlo incazzare, perché con quella mole e quei palchi ti sistema in un nanosecondo.

2. Il ghiottone: il bulletto della tundra!

Passiamo a una bestia piccoletta ma cazzuta: il ghiottone. Non farti fregare dalla taglia, questo coso è una macchina da guerra in miniatura. È più incazzoso di Vittorio Sgarbi quando si sveglia con la luna storta!

Il ghiottone è il mustelide terrestre più grande del mondo (la lontra marina è più grossa, lo so, ma vive in acqua, quindi stacce!). Un maschio può arrivare a pesare 30 kg, che per un animale che sembra un incrocio tra un orsetto e Ringhio Gattuso, non è poco.

Ha zampe corte e muscolose, artigli affilati come rasoi e una mascella che spacca le ossa. Il suo morso è così potente da frantumare un femore di renna congelato e, probabilmente, anche in grado di addentare un croccante di mandorle senza farsi schizzare gli incisivi via dalla bocca.

Sappi che il ghiottone, a dispetto del suo nome tenero, è un solitario rompiballe, difende il suo territorio con le unghie e con i denti (e con le scoregge, perché ha delle ghiandole anali che puzzano da far resuscitare i morti e farli ricrepare un attimo dopo). È un predatore implacabile, non si fa scrupoli a rubare le prede ad animali più grossi di lui, tipo lupi e orsi. Insomma, il bullo della tundra!

3. Il cammello battriano: il SUV del deserto con due gobbe porta-birra

E chi troviamo nel deserto mongolo? Ma il cammello battriano, ovviamente! Non il dromedario sfigato con una gobba sola, no, qui si parla del cammello serio, quello con DUE gobbe.

Il cammello battriano è un animale tosto, fatto per sopravvivere in condizioni estreme. Le gobbe non sono piene d'acqua come ti hanno fatto credere i poteri forti quando andavi alle materne, ma di grasso. Grasso che usa come riserva di energia quando il cibo scarseggia.

Questo cammello è un vero fuoristrada del deserto. Può camminare per giorni senza bere, mangia spine e rovi senza fare una piega e resiste a temperature folli ultra roventi, più di un pizzaiolo a ferragosto. È anche un mezzo di trasporto eccezionale, robusto e affidabile. Insomma, il cammello battriano è il 4x4 del deserto, solo che invece del motore a scoppio ha un paio di gobbe porta-birra.

4. Il lupo grigio mongolo: il villain per eccellenza!

Ah, il lupo grigio! Il cattivo per eccellenza delle favole, il terrore dei pastori, il simbolo della natura selvaggia e incontaminata. E in Mongolia ce ne sono ancora, e sono cazzuti come non mai.

Il lupo grigio è un animale sociale, vive in branchi guidati da un maschio e una femmina alfa (i capi branco, per intenderci). Cacciano in gruppo, sono organizzati come un esercito di marines e quando partono all'attacco non ce n'è per nessuno.

Si nutrono principalmente di ungulati (cervi, capre, pecore, ecc.), ma non disdegnano conigli, roditori e, se capita, anche la nonna di Cappuccetto Rosso.

Il lupo grigio è un animale intelligente, astuto e con una comunicazione complessa. Ululano per comunicare con il branco, per marcare il territorio, per corteggiare le femmine (e magari anche per insultare i coyote che passano di lì).

5. Il gatto di Pallas: fa le fusa solo dopo che ti stacca la mano!

Ecco il gatto di Pallas, o manul, il felino più stronzo del mondo. Se pensi che il tuo bel micetto sia uno straccia-maroni, non conosci il gatto di Pallas.

Questo felino sembra un incrocio tra un gatto persiano, un gufo e un orsetto lavatore. Ha una pelliccia foltissima (sembro io quando mi lavo i capelli e vado a zonzo in un bel giorno di pioggia).

Ha occhi gialli penetranti e un'espressione perennemente imbronciata. Ma ci sta: trovala tu una scatola di croccantini nella steppa!

Il gatto di Pallas vive nelle steppe e nelle montagne della Mongolia, si arrampica come uno scoiattolo olimpionico e caccia piccoli mammiferi e uccelli con una ferocia da far invidia a me quando leggo "All you can eat".

È un animale solitario, schivo e più difficile da avvistare di Mina. Se lo incontri, non provare a fargli le coccole, ti stacca una mano a morsi.

6. L'orso del Gobi: più raro di un idraulico di domenica

Questo povero cristo è uno degli orsi più rari del mondo, talmente raro che si stimano solo poche decine di esemplari rimasti.

L'orso del Gobi è piccolo, magro e con un aspetto trasandato, come un barbone che ha dormito sotto i ponti per mesi. Ha la pelliccia grigiastra e arruffata e un muso da cane bastonato. Sembra sempre affamato e disperato, e in effetti lo è.

Vive nel deserto del Gobi, un ambiente ostile e spietato dove il cibo scarseggia e l'acqua è un miraggio. Si nutre di bacche, radici, insetti e, se è fortunato, di qualche roditore. È talmente affamato che non disdegna nemmeno i biscotti lasciati incustoditi dai turisti. Ora perdonami che vado a compilare le carte per l'adozione...

7. Il leopardo delle nevi: il ninja felino che vale più del tuo rene

Te lo dico subito: parliamo di una creatura magnifica, elegante, potente e più sfuggente di Casper! Avvistarlo è come vincere la lotteria.

Il leopardo delle nevi è perfettamente adattato alla vita in alta quota. Ha una pelliccia folta e spessa che lo protegge dal freddo glaciale, zampe larghe che gli permettono di camminare sulla neve senza affondare e una coda lunga e folta.

È un predatore agile e silenzioso, un vero ninja felino. Si mimetizza alla perfezione tra le rocce e la neve e piomba sulle prede (stambecchi, capre selvatiche, marmotte) come un esattore delle tasse svizzero.

Purtroppo, il leopardo delle nevi è in pericolo di estinzione a causa del bracconaggio e della perdita dell'habitat. La sua pelliccia è preziosissima e viene venduta al mercato nero a prezzi da capogiro. Insomma, un leopardo delle nevi vale più del tuo rene sinistro.

8. Il cavallo di Przewalski: perché il punk non muore mai!

E per finire in bellezza, ecco il cavallo di Przewalski, o Takhi, l'ultimo cavallo veramente selvaggio rimasto al mondo. Un animale preistorico, un fossile vivente, una figata pazzesca.

Il cavallo di Przewalski è diverso dai cavalli domestici. È più piccolo, più tozzo, con un mantello fulvo e una criniera corta ed eretta tipo punk. Sembra un cavallo dipinto nelle caverne preistoriche, ed è proprio da lì che viene.

Un tempo era diffuso in tutta l'Europa e l'Asia, ma la caccia e la distruzione dell'habitat lo hanno portato sull'orlo dell'estinzione. Fortunatamente, grazie a programmi di reintroduzione, oggi vive di nuovo libero in Mongolia.

Il cavallo di Przewalski è un simbolo di speranza, una dimostrazione che anche le specie più rare possono essere salvate. È un animale forte, indipendente e fiero, un vero spirito libero delle steppe mongole.

Animali fantastici e dove trovarli: in Mongolia!

Allora, che ne dici? Ti è venuta voglia di fare un viaggetto in Mongolia?

Dopo aver conosciuto questi otto animali pazzeschi, scommetto che la risposta è SÌ! La Mongolia è una terra selvaggia, pazzesca e con una fauna che manco Noè conosceva!

Prenota un viaggio di 12 giorni in Mongolia e incontra da vicino (ma non troppo vicino, eh!) questi animali incredibili.

Leggi anche...

Collaboriamo con...

Amazon Prime Video
Sky
Rai 3
Kilimangiaro
Ferrino
La Repubblica
Mashable
La Stampa
Topolino
Adnkronos
Radio Deejay
Radio 105
©Tutti i diritti riservati. Sto Gran Tour, S.L di Gabriele Saluci. NIF: B-76316819 Capitale Sociale €75.000. Direzione tecnica dei viaggi: Sto Gran Tour S.L Registro Agenzia Viaggi N° I-AV-0004183.1. Polizza Responsabilità civile AXA N° 82728845
credits logicweb