

Dai vestiti a strati alle scarpe giuste, passando per il cappello salvavita e il K-way a portata di mano: consigli pratici per non sembrare un* babbe*
Prepararsi per un safari in Kenya non è come infilare due mutande e una t-shirt nello zainetto per un weekend in montagna. Qui parliamo di una natura che ti fa il culo a strisce, animali che ti guardano come se fossi il piatto del giorno e un caldo che ti cuoce tipo barbecue.
Ti presenti con la camicia hawaiana e i sandali con i calzini? Auguri, perché pure i babbuini ti prenderanno per il culo. Quindi, ecco la guida definitiva su cosa mettersi per un safari keniota!
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Prima regola: i colori contano sul serio!
Nel regno degli animali, i dettagli contano, e no, non perché stai sfilando per Dior. Ti vesti come un evidenziatore giallo o un cono da gelato al fucsia? Bene, preparati a far scappare anche le zebre più daltoniche! Il trucco è semplice: colori neutri, tipo kaki, beige, verde oliva.
E porca pupazza, niente mimetica! In Kenya, se ti presenti vestito da "Rambo in savana", rischi di finire nei guai con la legge. Lascia il look da soldatin* a casa, ok?
Vestiti a strati se non vuoi che il Kenya ti freghi!
Il Kenya è un figlio di buona donna. Al mattino congeli come un gelato dimenticato nel freezer dall'estate del 2006, al pomeriggio invece sudi come un rinoceronte durante una lampada!
La soluzione? Sembrare una cipolla! No, non intendo di non lavarti per mesi (e far piangere chi ti sta vicino!), ma stratificare come se non ci fosse un domani. Pensa di giocare a Tetris con i vestiti: maglietta leggera sotto, felpa sopra, giacca impermeabile a chiudere il tutto.
Di giorno? Pantaloni leggeri e magliette di cotone, così non sembri un pollo arrosto. Ma per la sera non fare l* sboron*: quando il sole sparisce, arriva un fresco che ti entra nelle ossa. È come passare dal Sahara alla Siberia in un colpo solo, quindi portati un maglioncino o preparati a bestemmiare contro il freddo.
Cappelli e foulard: non fare della tua testa un hamburger alla griglia!
Se non vuoi tornare a casa con un’ustione di terzo grado sulla pelata, porta un cappello. Meglio un modello con tesa larga, perché il sole africano non fa prigionieri.
E un foulard? Utilissimo! Ti salva dal vento, dalla polvere e, se proprio sei alla frutta, lo puoi usare come mascherina o per sembrare un* bandit* da safari.
Scarpe: comode e pratiche, mi raccomando
No, non ti servono scarponi da montagna modello "ho scalato l’Everest" (qua al massimo scali i baobab!). Un buon paio di scarpe da ginnastica robuste o sandali comodi e sei a posto. Tanto, passerai la maggior parte del tempo sulla jeep a fissare elefanti e zebre, mica a fare il viet-cong nella savana. Se proprio vuoi, al massimo porta degli scarponcini da trekking leggeri, giusto per le soste nei lodge o quei pochi metri a piedi nei walking safari.
Il tuo miglior amico? Il K-way
Che sia la stagione delle piogge o un acquazzone random che ti fa un gavettone, il K-way è il tuo miglior amico. Senza, finisci fradicio e appiccicoso come una caramella dimenticata in tasca da tua nonna nel 2014.
Ah, e portati pure una borsa impermeabile se ci tieni a cellulare e macchina fotografica! Non vorrai mica perdere le foto con pose sexy mentre abbracci un pino!
Cosa diavolo metto nello zaino?
Non cazzeggiare: uno zaino compatto è roba seria. Ti serve per portarti dietro tutto il necessario, tipo repellente per zanzare (se non vuoi diventare il loro buffet), crema solare per non trasformarti in una bistecca ben cotta, occhiali da sole e una borraccia. E se proprio ti senti in vena di fare il bravo samaritano, lascia spazio per qualche quaderno o matita da regalare ai bambini dei villaggi. Sacchetti di plastica? Dimenticali, in Kenya sono più illegali di un hamburger a un raduno di vegani.
Se vuoi fotografare come si deve gli animali, porta con te una macchina fotografica con uno zoom decente. Gli animali non si mettono in posa come influencer, quindi o hai l’attrezzatura giusta o torni a casa con foto sfocate tipo quelle del Big Foot.
Less is more (sempre)
Lascia l’armadio a casa! Portati una valigia morbida, che si schiaffa facile nelle jeep e taglia tutto il superfluo: più leggera è la tua roba, più facile sarà spostarla.
E mi raccomando: niente profumi forti! Non stai andando a un appuntamento romantico con un babbuino (ti è bastata quella volta qualche anno fa!). Gli animali, che non amano fragranze così elaborate, ti staranno lontanissimi (e a quel punto ciao, ciao foto ricordo) ma, in compenso, le zanzare li adorano. Quindi, se non vuoi finire massacrato dagli insetti e schifato dagli altri animali, io ti ho avvisato!
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Sporcati, suda, sopravvivi: così si fa un vero safari!
Il safari in Kenya è un’esperienza che ti cambia la vita, quindi piantala di pensare al look e punta tutto sulla comodità. Non devi impressionare nessuno, tanto meno gli elefanti. Ricorda che il tuo obiettivo non è sfilare, ma sopravvivere alla savana senza essere fuori luogo come Carla Fracci che combatte con Rambo nella giungla.
Perciò se torni a casa sporc* di fango, sudat* e con i capelli in disordine: ottimo! Significa che hai fatto il safari come si deve! Non pensarci troppo, parti con noi per il Kenya!