

Predatori, mutanti e dinosauri zen: la fauna messicana come non l’hai mai sentita
Se ti dico Messico pensi a spiagge bianche, piramidi che fanno i grattini al cielo e quel meraviglioso odore di tacos che ti si attacca ai vestiti?
Ma c'è un altro Messico. Un Messico che pulsa, ringhia, striscia e vola, perfino!
Un mondo selvaggio che se ne frega dei tuoi piani di viaggio e vive secondo le sue regole.
Pront* a conoscere i veri padroni di casa?
Quelli che erano qui molto prima dell'invenzione del tequila?
Iniziamo allora: ecco le bestiacce più fighe del Messico!
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1. Il giaguaro: il dio peloso che ti mangia a colazione
Immagina un gattone. Ora moltiplicalo per cento, aggiungi una dose di muscoli che farebbe invidia a The Rock e un'eleganza da reale inglese.
Ecco a te il giaguaro, il boss indiscusso delle Americhe. Questo bestione solitario si aggira nelle giungle dello Yucatán e del Chiapas, un'ombra dorata e maculata che si muove sculettando nel crepuscolo.
È il superpredatore, il vertice della catena alimentare. Il suo morso è così potente che apre i crani dei caimani come fossero noci di cocco, mortacci sua!
Le civiltà Maya e Azteche lo veneravano come un dio della forza e del potere. E come dargli torto?
Vederselo davanti è un'esperienza mistica, sempre che tu sopravviva per raccontarlo! Proteggerlo significa salvare l'intero ecosistema, perché se sta bene lui, sta bene tutta la giungla.
2. L'axolotl: la prova che Madre Natura a volte beveva tequila prima di disegnare
L'axolotl è una salamandra con la sindrome di Peter Pan, con quel sorrisetto perenne stampato in faccia e delle branchie esterne che sembrano le piume di un costume di carnevale.
Gli stacchi un braccio? Gli ricresce.
Gli danneggi il cuore? Se lo ripara.
Praticamente è il Wolverine degli stagni.
Il suo nome in lingua nahuatl significa "mostro d'acqua", e secondo la leggenda azteca era un dio che si trasformò per sfuggire alla morte, mica scemo...
Vive solo nei laghi vicino a Città del Messico, o meglio, ci viveva, porca pupazza!
Sì, perché oggi questo simpaticone è in pericolo. Vederlo è come incontrare un unicorno: una creatura magica, fragile e quasi impossibile da trovare...
3. L'armadillo a nove fasce: il mammifero con la cover!
Pensa a un mammifero super fifone che ha scelto di nascere con l'armatura integrata.
L'armadillo a nove fasce è un capolavoro di ingegneria biologica: una corazza ossea mobile che lo protegge da quasi tutto, tipo guscio del telecomando!
Passa le notti a scavare buche profonde come un cercatore d'oro in astinenza, usando il suo fiuto infallibile per stanare insetti e larve. Sì, lo capisco anche io mi sveglio dalla fame a mezzanotte...
È un animale solitario, un po' timido, che se ne va in giro per i fatti suoi senza rompere le balle a nessuno.
Ah, ci ha una fissa stranissima. Praticamente la femmina partorisce sempre e solo quattro gemelli identici.
Vederlo zampettare via nel sottobosco è uno spettacolo comico e tenerissimo, un piccolo carro armato medievale che ha sbagliato epoca.
4. Il tucano: quello col becco esagerato e la voce sguaiata
Se la giungla messicana avesse un pagliaccio ufficiale, sarebbe lui.
Un po' stile It, però! Un clown che quando urla fa pure un po' di paura...
Il tucano è un'esplosione di colori con un becco che è palesemente più grande del suo buon senso. Giallo, rosso, verde, nero: sembra che sia caduto in un secchio di vernice.
Questo becco gigante, leggerissimo e super resistente, gli serve per afferrare la frutta più succosa.
È il giardiniere della foresta: mangia frutti e poi sparge i semi in giro, garantendo la ricrescita degli alberi.
Vive in gang familiari casiniste, che comunicano con grida rauche: sembra stiano litigando invece no, magari si stanno dando il buongiorno.
Se ne senti uno, probabilmente ce ne sono altri dieci nascosti tra le foglie, pronti a fare casino, tipo pranzo di Natale in famiglia.
5. Il coyote: il bad guy del Regno Animale che accetta pagamenti in roditori
Il coyote è il MacGyver del regno animale. Dagli un deserto, una foresta, una prateria o la periferia di una metropoli, e lui troverà un modo per arrangiarsi.
È furbo, opportunista e incredibilmente adattabile. In due parole: 'no stron*o!
Mangia di tutto: roditori, frutta, insetti, carcasse. Vive in coppie o piccole famiglie e le sue ululate notturne sono la colonna sonora del Messico selvaggio. Nelle culture dei nativi americani era il "trickster", l'ingannatore divino, un simbolo di intelligenza e trasformazione.
Me lo vedo a fare chiamate truffaldine dai call center della giungla, maledetto!
È spesso perseguitato dagli allevatori incacchiati per le sue scorribande.
Ma coyote sì, coyone no, lui se ne infischia e continua a cavarsela, dimostrando che per sopravvivere serve più il cervello dei muscoli.
6. L'iguana: il dinosauro animale guida di Iggy Pop
Lungo le coste e nelle foreste del sud, potresti alzare gli occhi e vedere un piccolo draghetto che ti fissa da un ramo.
L'iguana verde è un rettile preistorico che ha deciso di diventare vegano e dedicarsi alla meditazione solare. Può diventare enorme, superando i due metri di lunghezza, con una cresta da punk sulla schiena e una coda che usa come una frusta se la fai arrabbiare. Praticamente è Iggy Pop!
Passa le giornate tutto bello spaparanzato al sole per ricaricare le batterie e a sgranocchiare foglie e fiori.
È un fossile vivente direttamente dal giurassico, un monumento alla calma e alla lentezza che ti ricorda di prendertela comoda.
7. Il serpente corallo: il fashion blogger super velenoso
Colori sgargianti: rosso, giallo, nero. Il serpente corallo è uno degli animali più stilosi e allo stesso tempo più letali del Messico: "Sono bellissimo, ma il mio veleno ti manda al creatore", ti sibila!
È un semaforo ambulante che urla "STAMMI LONTANO". Per fortuna, è timidissimo e preferisce nascondersi sotto le foglie piuttosto che cercare guai.
La parte divertente? C'è il suo cugino sfigato e innocuo, il falso serpente corallo, che si veste uguale per darsi delle arie e spaventare i predatori. Oh impostore, come osi?!
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Allora, facciamo le valigie o hai paura di un lucertolone?
Questo è solo un assaggio del circo selvaggio che è il Messico. Un paese dove la natura non è un contorno, ma la portata principale. È un'energia primordiale che ti entra dentro e ti cambia.
Basta sognare davanti allo schermo. È ora di sentirlo sulla pelle. Il nostro Viaggio in Messico 14 giorni ti sta aspettando. Prepara lo zaino, il repellente per zanzare e una buona dose di coraggio. Ci vediamo nella giungla!

























































































