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5 curiosità assurde sulla Colombia che il tuo prof di geografia non ti ha mai detto

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C’è di tutto: aerei d’oro vecchi di duemila anni, scimmie punk col ciuffo sparato e una natura davvero esagerata

Pensi di aver visto di tutto, eh? Che il mondo ormai non abbia più segreti per te?

Allora preparati a resettare il mappamondo che hai in testa, perché stiamo per parlare della Colombia.

Un viaggio che ti rigira come un calzino e ti lascia a bocca aperta, a chiederti come sia possibile che esista un luogo così.

La Colombia è tipo l’armadio di Narnia della natura: giri l’angolo e ti spunta un tucano, due rane fosforescenti, tre scimmie punk con la cresta e una pianta che manco sapevi esistesse.

Stiamo parlando di una terra dove, millenni fa, qualcuno si divertiva a costruire modellini d’oro di... caccia F-16!

Ti ho già messo un po' di curiosità, vero? Bene, perché quello era solo l'aperitivo.

Aggrappati alla sedia, perché sto per sganciarti 5 perle sulla Colombia che ti faranno mettere in discussione tutto quello che credevi di sapere!

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1. Gli aerei colombiani di 2000 anni fa! (O forse no...)

Ok, questa è roba da non credere. Immaginati la scena: sei un* archeolog* con il cappello e la frusta, scavi in Colombia e tiri fuori dalla terra dei cosi d'oro grandi come un pollice.

Roba della civiltà Quimbaya (che in colombiano significa: "Giacobbo ce fa 'na pippa")", gente che con i metalli ci sapeva fare sul serio un paio di millenni fa.

Li pulisci un po', li guardi meglio e... ti cade la mascella. Ali, fusoliera, coda.

Sembrano dei caccia F-16 in miniatura, cacchio!

Ma come? I Quimbaya avevano costruito un'aeronautica militare segreta?

Erano in combutta con alieni che scambiavano tecnologia spaziale per un sacco di buon caffè?

I complottisti si sfregano le mani, come puoi intuire...

Poi arrivano gli archeologi moderni, i soliti guastafeste con i loro libroni noiosi, e ti dicono:

"Frena l'entusiasmo, si chiama pareidolia, gonz*!".

In pratica, è il tuo cervello che ti trolla, facendoti vedere aerei in ciondoli che forse sono solo pesci stilizzati. O insetti. O pipistrelli.

Meno esaltante degli alieni, certo, ma pensaci un attimo: un'arte talmente avanti che ci prende per il c*lo ancora oggi, dopo 2000 anni. Che je voi dì? Chapeau.

2. Un bestiario che sembra disegnato da Dalì sotto acidi

Molla i documentari noiosi, perché la fauna colombiana è il privé esclusivo di Madre Natura, dove ha fatto entrare tutte le sue creature più strambe.

Incontriamo il tamarino edipo, o a chioma di cotone. È una scimmietta grande come uno scoiattolo con una cresta bianca sparata che farebbe arrossire i Sex Pistols.

Un punkettone della giungla, simbolo del Paese ma, purtroppo, a rischio estinzione perché il suo "appartamento" nella foresta si sta rimpicciolendo.

Poi c'è l'anole blu: l'unico rettile al mondo dipinto di blu puffo dalla testa ai piedi. Nessuno sa quanti cavolo siano (sembra si nascondano per paura del Fisco colombiano...).

Vivono solo su un'isola sperduta e sono più difficili da beccare di un idraulico la domenica pomeriggio.

E infine, il boss di fine livello: il caimano dell'Orinoco. Un dinosauro col reflusso, lungo più di 6 metri, un bestione preistorico che si è dimenticato di estinguersi.

Lo hanno quasi fatto fuori per farci borsette di lusso, e ora ne restano pochissimi. Trovarti davanti a uno di questi cosi ti fa sentire come una patatina all'aperitivo.

3. Quando madre natura flexa di brutto e pensa ai piccioncini: fiori e smeraldi

In Colombia, Madre Natura si è svegliata una mattina e ha deciso di fare la sborona.

Ha pensato: "Oggi esagero e penso ai regali tra piccioncini", e l'ha fatto.

Partiamo dai fiori. La Colombia ha più specie di fiori di qualsiasi altro posto sul pianeta.

Parliamo di oltre 50.000 tipi. CIN-QUAN-TA-MI-LA. Pensa che ci sono 3.500 tipi diversi di orchidee, mica cotiche!

È come se Instagram fosse esploso e avesse vomitato petali ovunque. Se devi farti perdonare qualcosa di grosso, questo è il posto giusto per trovare il mazzo di fiori definitivo.

Poi, a proposito di regali romantici, ecco la robbba pesante: gli smeraldi.

Le miniere colombiane sputano fuori le gemme più verdi, pure e accecanti del mondo.

Un verde che ti buca le pupille, così intenso che ti sembra di guardare dentro l'anima della foresta.

La Colombia produce da sola il 70% degli smeraldi mondiali. In pratica, ha il copyright sul colore verde.

4. L'inno nazionale? Te lo sparano due volte al giorno (per legge)

Questa chicca da sola vale il viaggio. Pensa alla tua solita mattina. Caffè, imprecazioni, la faccia stropicciata dal cuscino.

Ora immagina che alle 6:00 in punto, da ogni radio e TV, parta a volume criminale l'inno nazionale. E la stessa identica scena si ripete alle 18:00. Ogni. Santo. Giorno.

È la sveglia patriottica ufficiale. L'inno "¡Oh, Gloria Inmarcesible!" ti trapana il cervello finché non lo impari a memoria.

Ma il vero colpo di genio qual è? La musica l'ha scritta un italiano.

Sì, hai capito bene. Un certo Oreste Sindici, uno di Ceccano (provincia di Frosinone!), che nell'800 si è trasferito lì.

Praticamente la colonna sonora quotidiana di una nazione intera l'ha composta un nostro connazionale che forse voleva solo un po' di sole. Genio assoluto.

5. C'è così tanta acqua da riempirci l'Adriatico (e avanzerebbe pure)

La Colombia non ha l'acqua, è acqua. Ti dico solo che la quantità di fiumi, lagune e paludi qui è roba da fantascienza. Cinque bacini idrografici grossi come nazioni, fiumi che scorrono come autostrade liquide e circa 1.300 lagune.

E non è un dato inutile da Trivial Pursuit. È la benzina che fa girare tutto il motore del Paese: la foresta amazzonica, quella biodiversità fuori di testa, la vita stessa. Quando sei lì, davanti a un fiume impetuoso, non stai guardando un paesaggio. Stai guardando la centrale idroelettrica della vita, glu glu glu!

Leggi anche: Cosa mangiare durante un trekking? Mica solo bacche e aria di montagna!

Non fare il tamarino! Daje, prepara lo zaino!

Bene, ora che ti ho fritto il cervello con aerei d'oro, scimmie punk e inni a orari fissi, c'è solo una cosa da fare. Vederlo con i tuoi occhi. Perché nessuna parola può spiegare l'energia che ti entra sottopelle quando metti piede in Colombia.

Nel nostro Viaggio di gruppo in Colombia di 15 giorni abbiamo condensato tutto questo delirio in un'esperienza indimenticabile. Esploreremo città che vibrano di musica, ci tufferemo in un mare caraibico che sembra finto e ci addentreremo nella fighissima giungla amazzonica.

Il tutto muovendoci con van e mezzi locali, per sentirci parte del casino, non semplici turisti.

Noi siamo già là col motore acceso. Manchi solo tu!

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