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Camini delle Fate in Cappadocia: tutte le leggende più bizzarre

Camini delle Fate in Cappadocia largaCamini delle Fate in Cappadocia

Scopri i miti più assurdi: c'entrano i giganti, alcuni soldati tramutati in pietra e dei piccioni magici!

Se pensi che le fate vivano solo nei libri di favole, aspetta di sentire questa.

C'è un posto, nel cuore della Turchia, dove la gente giura che le fate non solo ci sono, ma hanno pure una casa! Non ci credi? Bene, è arrivato il momento di fare un salto in Cappadocia, la terra magica dei Camini delle Fate.

Preparati a sentire le leggende più assurde su queste pazzesche formazioni di pietra, tra piccioni fatati, soldati di pietra e contadini fortunati... Oh, magari qualcosa di vero c'è!

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Un viaggio in Cappadocia: dove la natura ha sbarellato!

La Cappadocia, situata nel centro dell’Anatolia, in Turchia, è un posto che sembra uscito direttamente dal cassetto degli schizzi più strambi di un pittore surrealista dopo una nottata di sbronza di quelle brutte, che il giorno dopo non ti ricordi chi sei, dove ti trovi e perché hai una calza in nylon infilata sul viso.

Il suo scenario è un mix di canyon, crepacci e, ovviamente, quei famosi pinnacoli, case delle fate (in Italia ci avrebbero pagato pure l'IMU...), che sembrano prismi giganti con cappelli a punta in cima.

Ah, dimenticavo di dirti che tutto questo spettacolo è frutto dell'azione congiunta di due vecchi vulcani: Erciyes e Hasan. Furono proprio questi bestioni che, eruttando per milioni di anni, lasciarono un paesaggio lunare fatto di tufo e basalto.

E così, grazie all'erosione, alla pioggia e a un pizzico di magia, nacquero i Camini delle Fate.

Fate, camini e... soldati trasformati in pietra!

Dai, ammettiamolo, la parte più intrigante di questi Camini delle Fate sono le varie leggende che si narrano da secoli.

Cosa c'è dietro quel nome così strambo?

Ecco la prima storia.

Una delle leggende più antiche narra di un povero profeta che, trovandosi perseguitato da soldati armati fino ai denti, pregò Dio di trasformarlo in un uccello per scappare.

Il Grande Capo, forse per un problema di ricezione o perché non c'aveva voglia di fare come li venne chiesto, non trasformò il profeta in un uccello, ma fece di meglio! Trasformò i soldati che lo inseguivano in roccia, dando vita ai maestosi Camini delle Fate. Non male come strategia di fuga, vero?

Ma gli abitanti di Zelve, un altro villaggio della zona, non amano questa storia perché troppo inverosimile e ne tramandano una più realistica (poi mi dirai...).

Il re delle fate convocò il suo esercito fatato per combattere contro dei giganti minacciosi che volevano spazzare via l’umanità.

Il risultato? I giganti prendono botte su botte e vengono rimandati sottoterra: inizia così un’alleanza di lunga data tra uomini e fate.

Così nacquero i Camini.

Torna, no?..

Ma perché proprio "camini"? Mica c'è la carbonella!

Il termine “Camini delle Fate” non è stato scelto a caso. Secondo la credenza popolare, queste formazioni non sono altro che i comignoli delle case delle fate, le quali, evidentemente, avevano un debole per i camini con il cappello a punta.

Ma non solo: pare che queste fate fossero particolarmente brave a scavare rifugi nel tufo (che, se non lo sapevi sapevilo, è una roccia bella morbida), il che spiegherebbe come mai siano riuscite a costruire vere e proprie abitazioni perfette per umani e creature magiche.

Per secoli, infatti, le popolazioni locali vissero all'interno di queste formazioni e, a quanto risulta, le fate non facevano pagare loro l'affitto, ma erano altri tempi; coi tempi che corrono oggi, agli inquilini non rimarrebbero neppure le mutande.

Comunque, le popolazioni locali da millenni narrano storie sulle fate, sono i loro supereroi, praticamente; pensa che in Cappadocia si racconta di un vecchio contadino che, ormai troppo anziano per lavorare, ricevette l'aiuto inaspettato da quelle lì.

Queste piccole creature magiche raccoglievano il grano per lui di notte, portandolo al suo magazzino senza mai farsi vedere. Il contadino, si dice, morì senza mai scoprire chi fossero i suoi benefattori segreti.

Beh, mica male questa!

Le fate e i piccioni: storia di un amore proibito!

Se non ti basta la storia dei giganti e dei soldati pietrificati, tieniti forte: c’è una leggenda ancora più romantica! Si racconta che un tempo, in Cappadocia, un giovane si innamorò follemente di una fata.

Ora, capisci bene che le relazioni tra umani e fate non erano ben viste (una storia tipo Romeo e Giulietta, praticamente). La regina delle fate, irritata da queste unioni proibite, decise di trasformare tutte le fate innamorate di umani in piccioni.

Da quel momento, la Cappadocia si riempì di piccionaie scavate proprio nei Camini delle Fate, dove gli umani potevano prendersi cura delle loro amate... piumate!

Ancora oggi, puoi visitare queste piccionaie e, chissà, magari trovare tracce di un amore antico (oppure tanti bei cagatoni di piccione).

Una passeggiata tra le nuvole: ammira i camini delle fate in mongolfiera!

Hai mai sognato di volare sopra un paesaggio da favola? Beh, in Cappadocia puoi farlo davvero. E quale miglior modo di esplorare questi magici camini se non da una mongolfiera?

Ogni mattina, centinaia di mongolfiere colorate si alzano nel cielo della Cappadocia, offrendo uno spettacolo davvero pazzesco.

Fidati, l'esperienza merita davvero! Dal cielo, potrai vedere i Camini delle Fate che si ergono come funghi giganti su un paesaggio lunare, e magari scorgere un paio di fate che si rilassano all'ombra dei loro "camini".

Un consiglio? Non dimenticare la macchina fotografica e preparati a rimanere senza parole.

Ma mi raccomando non innamorarti delle fate se non vuoi trasformarti in piccione!

E poi ci sono le città sotterranee... No, non sono abitate da hobbit

Se pensi che i Camini delle Fate siano tutto ciò che la Cappadocia ha da offrire, hai toppato alla grande!

Questa regione è piena di sorprese super fighe. Oltre alle meraviglie in superficie, sotto terra si nascondono vere e proprie città. Una delle più famose è Derinkuyu, una città sotterranea che si estende per chilometri e chilometri. Qui, le antiche popolazioni si rifugiavano per sfuggire agli invasori e alle intemperie, creando un labirinto di gallerie, stanze e magazzini.

Quindi, non solo le fate abitavano i camini, ma anche gli umani hanno trovato rifugio nel sottosuolo.

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Fate o no, la Cappadocia è davvero magica!

Che tu creda alle fate o no, non c’è dubbio che la Cappadocia abbia qualcosa di magico.

I suoi Camini delle Fate, con tutte le leggende che li circondano, sono uno spettacolo unico al mondo. E non importa se li guardi dal basso o dall’alto di una mongolfiera: la loro bellezza ti lascerà a bocca aperta.

Quindi, prepara lo zaino, prendi la tua dose di fantasia e parti alla scoperta di questo mondo incantato con Stograntour.

Prenota il nostro tour di 8 giorni in Cappadocia, le fate potrebbero essere già pronte ad accoglierti!

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